Affari di famiglia

Ma con tutta questa evasione non conviene rimettere i bigliettai?

Sono un utente saltuario dei mezzi pubblici Ataf ai quali  comunque riconosco velocità efficienza e comunque convenienza rispetto al mezzo privato che certamente risulta spesso più lento e più costoso. Ma va evidenziato  anche qualche neo che forse varrebbe la pena di essere eliminato.  Si sta parlando in questi giorni dei “portoghesi” a bordo dei mezzi pubblici .  Io ho qualche idea in merito.

Per prima cosa dovrebbe essere sempre consentita la possibilità di fare il biglietto a bordo, cosa che avviene molto raramente perché il conducente generalmente poco educato o di “traverso”, come si dice a Firenze, non ne ha voglia, non ha i biglietti, ti fa scendere per andare a fare il biglietto a terra ecc. Vi sembra questo un comportamento serio e corretto all’interno di un servizio pubblico dove il pagamento della tariffa dovrebbe essere una priorità assoluta? Il biglietto a bordo peraltro costa di più e quindi interesse dell’Azienda che ne avrebbe  un maggior profitto. Peccato, qualcosa o mi sfugge o non funziona. Faccio poi riferimento ai dati dichiarati ieri a seguito di verifiche da parte della Polizia su viaggiatori. E’ emersa una evasione allucinante. Quasi da dire che chi paga il biglietto è un pazzo. Allora mi domando se l’evasione è così alta ed il danno economico all’azienda pure, perché non ripristiniamo la figura del bigliettaio? Magari sulle linee principali nei periodi di punta e ove riscontrata la maggiore evasione. Dai dati pubblicati sulle multe elevate sembra che vi siano ampi spazi per la creazione del “bigliettaio” che potrebbe svolgere anche maggiore funzione di controllo durante lo svolgimento del servizio di trasporto. Cos’ l’Ataf potrebbe davvero pensare al grosso bacino dei “portoghesi” come area di recupero economico per il miglioramento del servizio (oltre a creare nuovi posti di lavro).

 

Paolo Biondi

 

A parte la parola “portoghesi”, che come ci ha spiegato una lettrice di Lisbona non si riferisce al loro popolo ma ai romani (la spiegazione sarebbe lunga e comunque la ripubblicheremo presto), considero la sua lettera un civile contributo utile se non altro ad aprire qualche riflessione. E’ strano infatti che da anni e anni si parli del problema dell’evasione come uno dei grandi buchi dell’Ataf senza che fino ad oggi sia stata trovata una minima soluzione. Ma negli altri Paesi, dove per un biglietto non pagato quasi quasi si finisce in prigione, come fanno?  

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