Assistenza agli anziani, manca la collaborazione fra medici e strutture
Cara signora, ho letto del convegno che avete fatto alla Nazione sugli anziani non autosufficienti e mi rivolgo a lei per dirle che per mio padre, malato di Parkinson, sto vivendo un'odissea. Non sto a raccontarle tutta la storia ma le basti dire che fra il medico curante e gli specialisti ci sono state così tante differenze di diagnosi e di cura che in certi momento ho solo sperato che lo ricoverassero, almeno avrebbero preso delle decisioni che io non sapevo prendere. Questo prima che la situazione si aggravasse, ora purtroppo siamo all'ultimo stadio e il problema e' mettere d'accordo l'asl, il Comune e chi viene a fare l'assistenza domiciliare. Le scrivo questa lettera solo per aggiungere una voce a chi in quel convegno diceva che non c'è coordinazione fra i vari servizi. Non sa quanto e' vero! A volte le famiglie rischiano davvero di impazzire!
Lettera firmata
E' per questo, cara signora, che a distanza di un anno si è deciso di rimettere allo stesso tavolo i soggetti della sanità pubblica e privata: per vedere se qualche passo avanti era stato fatto e per capire quali altri ostacoli devono essere rimossi per farne altri. La cosa che ha ci stupito, noi che siamo semplici giornalisti e al massimo pazienti o figli di pazienti come lei, e' sentir dire dagli stessi medici e perfino da chi dirige le strutture pubbliche, che manca la collaborazione, che gli specialisti non lavorano in rete, che la cosa più difficile e' far lavorar insieme le diverse tribù professionali o sanitarie. E allora viene da fare un discorso molto terra terra: possibile che per promuovere le singole personalità politiche o anche i bei progetti a cui lavorano si spendano cifre a molti zeri e che per la comunicazione interna, quella necessaria ai cittadini, non ci siano mai ne' soldi ne' buone idee? E' così difficile mettere insieme i medici di famiglia, gli specialisti, gli operatori sanitari pubblici e privati, e provare a farli comunicare, magari con un semplice sito internet o un servizio telefonico che incroci le domande, le offerte, le disponibilità? Non mancano le risorse finanziarie, a volte, ma quelle della volontà, quel senso pratico che per un attimo metta da parte i grandi (e a volte irrealizzati) progetti e che intanto faccia funzionare quello che c'è.