Affari di famiglia

Se i genitori tornassero a fare i genitori…

Cara Rubrica, vorrei segnalare un fenomeno che ho potuto verificare di persona. Ho una certa età, ho passato l'agosto a Firenze, e con le mie amiche ci siamo viste tante volte all'ora del crepuscolo a volte in un giardino, altre in un bar possibilmente all'aperto, tanto per fare due chiacchiere con un bicchiere di acqua tonica (o un piccolo aperitivo) in mano. Siamo rimaste sorprese perché in certi bar si vedono persone di tutte le l'età che bevono e ribevono cocktail chiaramente alcolici senza fermarsi più. Ma la cosa che più ci ha rattristato e' vedere le famiglie: lo sa che in alcuni locali fanno addirittura l'aperitivo per i bambini? Si vedono i genitori che prendono le cose alcoliche e i loro figli che li copiano (spero con liquidi senza alcol). E allora abbiamo capito perché i giovani bevono così tanto, semplicemente copiano i loro genitori! Infatti è probabile che quei bambini che oggi bevono senza alcol per imitare i loro genitori, un giorno chiedano di metterci i superalcolici perché lo hanno sempre visto fare in famiglia. Mi chiedo se questo e' giusto e se non sarebbe il caso di fermare in qualche modo questa offerta dei locali così pericolosa e sbagliata per il futuro dei nostri giovani
Carla Castagnoli
Cara signora, capisco che la sua generazione abbia vissuto in un mondo diverso, dove i genitori facevano i genitori e i figli facevano i figli, ma questo e' il mondo in cui siamo oggi e per correggerlo o cambiarlo divieti e punizioni non bastano più. Condivido molto il suo spavento: tutti noi assistiamo all'aumento vertiginoso dell'uso e abuso dell'alcol e tutti noi prima o poi abbiamo partecipato al rito dell'aperitivo circondati da bambini festanti e felici di emulare gli adulti con in mano un finto cocktail. Si può invertire la rotta impedendo ai locali di assecondare questo pericoloso gioco? Basterebbe? Chi si occupa di questa drammatica degenerazione della nostra vita collettiva dice che il lavoro da fare e' molto più complesso, e che in attesa di un mondo migliore tocca alle famiglie fare da argine, mettere i limiti, insegnare ai figli a difendersi da una società che non difende più nessuno, neanche i bambini. Certo sarebbe bello che i nostri rappresentanti, a tutti i livelli, si facessero carico di questo sbandamento collettivo e coinvolgessero oltre alle famiglie anche i commercianti, che stando al pubblico non sono esenti da responsabilità. Perché anche questa sarebbe politica. Ma al momento tutto ciò sembra un'utopia. Noi comunque ci proviamo, sperando che la sua lettera arrivi lontano....

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