Affari di famiglia

“Sono un educatore di periferia: ecco perchè non ho gradito la foto di Rossi con i Rom”

DA ANNI lavoro per il doposcuola con ragazzi disagiati che vivono nelle periferie. E’ un lavoro duro, che però ci ha dato tante soddisfazioni. Molti di loro sono riusciti ad arrivare alla fine delle scuole medie e qualcuno anche a prendere il diploma superiore. Ma con i ragazzi rom è davvero complicato, anche con quelli che hanno la casa e sono ufficialmente integrati. Lo ammetto, a volte mi sono trovatO a rimpiangere di aver tolto quelle energie e ragazzi che invece potevano essere recuperati. Le scrivo questa lettera perchè penso che la foto pubblicata dal presidente della Regione Rossi apra più ferite di quante ne chiuda. A me, per esempio, è venuta voglia di dirle queste cose che altrimenti (come sempre nel passato) mi sarei tenuto per me.
Lettera firmata
Mi scuso se ho tagliato la sua lunga lettera ma spero di aver lasciato le parti che svelano, oltre al suo impegno, la sofferenza e i dubbi che la abitano. La sua testimonianza dimostra che la fotografia pubblicata dal presidente Rossi insieme alla famiglia Rom non solo divide – e questo ce lo potevamo aspettare – ma lascia interdetti e inappagati anche coloro che da sempre credono (e investono energie come lei) nell’integrazione. Sono arrivate in redazione lettere piene di domande: ma quanto spendiamo per questa gente? E qualcuno sa dire che ritorno hanno queste risorse? Quanti di loro continuano a vivere illegalmente costringendo i bambini a fare l’elemosina? E via così, tralasciando i messaggi di rabbia che hanno inondato la Rete e anche le nostre mail. Forse dal presidente di una Regione, cioè da un amministratore che naviga da anni in queste acque, non ci si aspettava che toccasse un argomento così delicato con una foto pre-elettorale gettata nel mare di facebook senza approfondimenti, senza preoccuparsi delle conseguenze o delle inquietudini che lasciano. Ma tant’è, i tempi sono questi. Però lei non si arrenda. A rendere il suo lavoro immensamente prezioso basta anche un solo ragazzo strappato al degrado e all’emarginazione.

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