Figli, famiglia, realizzazione: nasce l’università delle mamme
Ho un figlio adolescente che non riesco più a gestire. Ora per esempio vuole uscire la sera fino a tardi perchè anche i suoi amici lo fanno e non so neanche bene dove passa il suo tempo (penso che si ritrovino davanti alla chiesa di via Reims, ma poi?). Vorrei tanto sapere come mi devo comportare e se ci sono altre mamme con cui parlarne.
Mamma Paola
INTANTO le esprimo solidarietà e molta comprensione. Mai come in questi tempi le mamme (le donne) sono state investite di un impegno così grande. Ci sono i figli, il lavoro, mariti spesso assenti o assorbiti dalla professione e spesso anche dalle preoccupazioni economiche, e c’è un mondo, fuori, sempre più complicato e ansiogeno. Ma aiuti se ne trovano, mi creda. E strada facendo ne troveremo tanti, anche grazie alle vostre segnalazioni. Uno, per esempio, è quello che una mamma un po’ speciale e molto attiva – Anna Borgia, psicopedagogista – ha messo quasi gratuitamente a disposizione delle donne come lei e come tutte noi. Si chiama “Università delle mamme” e offre una serie di incontri/scambi con tutti gli esperti che possono aiutare a crescere un figlio e a gestire una famiglia, qualsiasi famiglia. Il primo incontro del 2015, fra l’altro, è proprio sull’adolescenza. L’idea di base è che bisogna riappropriarsi del ruolo di educatore, oltre che di quello affettivo. Educando con metodo, fin da quando i bambini sono piccoli, i figli imparano a essere autonomi e a gestire quindi la loro libertà. Esempio semplice semplice: se non cominciamo presto a insegnare a un ragazzino che la sacca del calcio se la deve vuotare o portare da solo, è sbagliato (e inutile) passare direttamente ai rimproveri o punizioni o minacce. E così per le uscite serali: all’autonomia (e alla capacità di evitare i guai) ci si arriva per gradi, educando. E’ dura, si sa, ma imparando ad educare cresciamo anche noi. Gli incontri sono aperti anche ai padri e alle nonne. Chi vuole iscriversi può scrivere a Anna@Borgia.net.
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