Affari di famiglia

I genitori italiani accompagnano i figli a scuola molto più di quelli tedeschi o inglesi

Ho un figlio di dieci anni e gli ho insegnato ad andare a scuola da solo, come facevo io da piccola. Ma al ritorno devo per forza andarlo a prendere (spesso chiedendo un permesso) perchè la scuola non lo autorizza a uscire senza un adulto. Non le sembra un controsenso?

Lettera firmata

Tema delicato, cara signora, perchè riguarda la responsabilità nei confronti di un minore e vorrei vedere lei se dovesse rispondere dell'incolumità di decine di ragazzini affidati per legge all'istituto scolastico (l'affidamento comincia nel momento in cui entrano a scuola, che ci arrivino da soli o accompagnati, e finisce quando vengono consegnati all'adulto di riferimento). Lei però è davvero una mosca bianca, fra le mamme italiane: una recente ricerca inglese (Policy Studies Institute di Londra) compiuta in 15 Paesi del mondo dimostra infatti che, mentre quasi 1 bambino inglese o tedesco su 2 va a scuola da solo, in Italia lo fanno solo 7 su cento. E il dato, anziché migliorare nel corso degli anni, è in via di peggioramento. D'altra parte basterebbe osservare i flussi del traffico in orario scolastico, le auto in doppia e tripla fila davanti alle scuole, o la quantità di mamme e papà che camminano con gli zaini o con le borse sportive in spalla per non affaticare troppo i figli. Siamo sempre più protettivi, e loro, i figli, sempre meno autonomi. Può essere che il mondo e il traffico siano peggiorati, ma è anche vero che i mezzi di controllo un tempo non c'erano (vedi i telefonini) e che prima o poi, soprattutto, a questo mondo i figli dovranno abituarsi. Passi l'uscita assistita da scuola, che almeno fino alle medie garantisce la serenità di tutti, ma vedere ragazzoni in età preadolescenziale scortati dai genitori ovunque, perfino negli spogliatoi delle società sportive per controllare che i capelli siano asciutti o che i calzini non siano spaiati, non fa essere ottimisti sugli adolescenti (e poi uomini) del domani. Si cresce anche sbagliando e anche sbattendo qualche musata. Il compito di un genitore è faglielo fare per gradi, non tutto insieme o troppo tardi.

Scrivere a affaridifamiglia@lanazione.net

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