Fare il genitore è sempre stato difficile. Ma oggi di più…
Sono la mamma di un ragazzo di 17 anni che questa estate, purtroppo, ha avuto una brutta esperienza. Una sera è uscito con gli amici e alle due di notte ci hanno chiamato per dirmi che stava male. Aveva bevuto superalcolici. Per fortuna non era in uno stato grave e si è rimesso in poche ore. Avevano comprato le bottiglie in un supermercato, per festeggiare un compleanno. Lo abbiamo punito, gli abbiamo tolto il motorino, ma non credo possa bastare. Cosa dobbiamo fare per impedire a questi nostri figli di ammazzarsi con le proprie mani? In che mondo sono capitati?
Laura
Sono capitati in un mondo in cui fare il genitore è davvero un'impresa ardua. E in cui quello che è capitato a suo figlio appare come un rito di iniziazione quasi inevitabile, il minimo che possa accadere. Della serie: ci ha provato, è stato male, vedrà che prima di ubriacarsi, la prossima volta, ci penserà molto bene. Ma non possiamo cavarcela così. I fatti delle scorse settimane, i ragazzi morti per droga in discoteca, il dibattito che ne è seguito, le testimonianze dei sopravvissuti, portano tutti a una conclusione: gli adulti stanno abdicando al loro ruolo. Che siano i genitori, i gestori delle discoteche o dei bar, i sindaci, i poliziotti, gli insegnanti, è come se avessimo tutti perso quell'innata propensione ad assumerci delle responsabilità di fronte ai minori e a svolgere un ruolo educativo. Perchè così tanti adolescenti fanno le ore piccole fuori casa? Perchè nelle scuole e nelle case non si parla di droga e di alcol? Perchè il gestore di un luogo pubblico dorme sereno sui suoi incassi anche quando sa di aver messo a rischio la salute di molti minorenni? Perchè proteggiamo i nostri figli sottraendoli anche ai normali ostacoli della vita e della crescita e quando poi escono (impreparati) dal nido li lasciamo a loro stessi? Ecco, l'unica cosa che possiamo umilmente tentare è quella di tornare a fare gli adulti. Anche chiedendo aiuto, per esempio al progetto-famiglia (gratuito) di villa Lorenzi (telefonare al 335-394992 dalle 9 alle 19 e fissare un incontro). Chiedere aiuto, guardarsi allo specchio, capire gli sbagli e come migliorare, vuol già dire essere adulti
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