Affari di famiglia

Venditori e truffatori porta a porta: vietato rispondere al telefono e anche al citofono…

I truffatori porta a porta di una compagnia di forniture elettriche hanno convinto mia madre ad aprire la porta dicendo che non aveva compilato il questionario inviato insieme alla bolletta. Poi non so come sono riusciti a fargli cambiare contratto e io sto cercando di rimediare. Ma è legale tutto questo? Si può tollerare un assalto del genere?

Monica

Fino a poco tempo fa l'ordine nelle case era: non rispondere al telefono fisso. Troppo alto il rischio di ingaggiare discussioni sull'ennesima offerta pubblicitaria e troppo faticoso interrompere ogni volta (e bruscamente) la conversazione. Ora il piano-salvezza si è esteso al campanello del portone. Perchè non basta dire all'anziano genitore di non far entrare sconosciuti in casa: se al citofono c'è qualcuno che dice di essere di una nota compagnia del gas o della luce e che deve fare dei controlli, uno su due ci casca. Se poi il suddetto riesce a convincere l'ingenuo di turno a fargli vedere l'ultima bolletta, da cui si ricava il codice cliente, il colpo è già a buon punto. Quindi niente, ignorare anche il suono del campanello. Ma si può andare avanti così? Tempo fa ho parlato con una ragazza che era stata ingaggiata da una di questa compagnie di procacciatori di contratti. Cercava lavoro, le prospettavano buoni guadagni, perchè no. Racconta che prima di venire sguinzagliati per le strade a suonare i campanelli, lei e i suoi giovani colleghi dovevano stare un po' di tempo in una stanza con la musica a tutto volume. Poi, carichi come molle, potevano uscire e andare a cercare nuove prede. Per ogni colpo messo a segno, c'era ovviamente la provvigione. Raggiunto un certo numero di contratti, potevano rientrare di corsa in sede e pigiare un pulsante rumoroso, come fossero a giochi senza frontiere. Una follia, da cui lei è scesa subito. In conclusione: è tollerabile tutto questo? Credo che in una società civile tutto questo andrebbe discusso. E che gli anziani debbano essere liberi almeno di rispondere al citofono. Se avete segnalazioni, inviatecele. Le gireremo al garante della concorrenza e del mercato.

affaridifamiglia@lanazione.net

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