Affari di famiglia

“Attenzione all’aria condizionata nei supermercati…”

Cara amica della Nazione, ho passato la notte con un violento mal di pancia e il dottore la mattina dopo mi ha chiesto se ero stata a fare la spesa. La spesa? Ha capito bene signora, la spesa. Perché molti disturbi intestinali di questo periodo sono causati dal cambio repentino di temperatura che subiamo entrando tutti accaldati nei posti in cui c’è un’aria condizionata molto forte. Ora mi chiedo: perché non tengono la temperatura un po’ più alta?

G. Antoniazzi, Firenze

 

Sono fra coloro che sono cresciuti pensando e sapendo che d’inverno fa freddo, anche molto freddo, e che d’estate fa caldo, anche molto caldo. Lentamente la realtà mi si è trasformata sotto gli occhi e oggi, come tutti, vado a cercare il caldo caldo quando fuori fa freddo e il gelo gelo quando fuori c’è l’afa. Ma non è che stiamo esagerando? Non è che quel getto d’aria marmata che punta a volte sulla pancia e a volte sul collo mentre alla velocità della luce cerchiamo lo yogurt giusto nel reparto latticini del supermercato sia la causa segreta delle coliche notturne (cosa avrò mangiato?) o del colpo della strega (ma ieri che peso ho trasportato?). Poi i dati parlano chiaro: ogni anno la richiesta di condizionatori cresce anche del dieci per cento. Mentre il caldo, nonostante i drammatici annunci di inizio estate, è più o meno sempre lo stesso. Sì’, dice il medico, stiamo esagerando. Dunque difendiamoci. Primo: portare sempre un foulard o un golfino in borsa e indossarlo prima di entrare nei negozi. Secondo: mangiare cose altamente digeribili, possibilmente a chilometro zero, ovvero che non vengano da troppo lontano e che quindi non abbiano subito giorni di viaggio nei silos (gli alimenti perdono vitamine e subiscono alterazioni dannose per la flora batterica). Tenere d’occhio i latticini freschi, che già rallentano lo svuotamento naturale dello stomaco e che possono proprio fermarlo se non sono davvero freschi. Terzo: non bere

bevande ghiacciate quando siamo molto accaldati. E infine, bello stare nel centro commerciale mentre fuori ci sono 38 gradi e il 90 per cento di umidità: può anche salvare la vita. Ma bisogna andare per gradi, prima con la sciarpa, poi senza, e una volta usciti riabituiamoci al caldo lentamente. E’ il cambio repentino di temperatura, con quei venti gradi di differenza, che mina la salute. E ogni tanto pensiamo a quando l’inverno era freddo freddo e l’estate era calda calda.

comments powered by Disqus