Affari di famiglia

Impennata dei test di paternità on line: gli uomini sono così insicuri?

Ho letto che anche a Firenze c’è un boom di richieste per il test di paternità che si acquista anche in Internet. Non trova che sia il segno del degrado sociale a cui siamo arrivati? Se così tanti uomini dubitano di essere i padri dei loro figli significa che ormai non si fidano più delle donne, che sono diventate troppo intraprendenti

Luca T.

 

Era molto più lunga, la sua mail, e mi scuso per la sintesi. Ma qui ci sono tante cose da dire. Il boom dei test di paternità, intanto, non si sta verificando solo a Firenze ma in tutto il mondo occidentale (in Italia l’aumento è stato del 15 per cento nel 2011). Basta cliccare su Google e mettere nel carrello (come si dice in gergo), il kit arriva direttamente a casa: due tamponi da passare in bocca di padre e figlio e da rimandare al laboratorio in busta chiusa e con garanzie di segretezza. Ma, come mi ha detto un professore che fa ricerche genetiche a Careggi, l’attendibilità dei test fai-da-te (e forse anche la legittimità etica e legale) è assai modesta. E’ vero, invece, che le indagini sui parenti dei pazienti affetti da malattie genetiche rivelano non poche sorprese: in una città come la nostra almeno l’1 per cento dei figli risulta avere un padre diverso da quello legittimo (molto di più secondo altre indagini) e al sud, dove ancora resiste il grande clan patriarcale, la percentuale supera il 5 per cento (ma il padre naturale è spesso uno dei componenti della famiglia!). I dati ovviamente restano riservati e chiusi nei cassetti dei laboratori. Le percentuali stanno aumentando? Non c’è alcuna prova. Aumenta, invece, l’insicurezza degli uomini, e non so se questo dipenda dalla “troppa intraprendenza” delle donne: non vorrei che da qui alle aggressioni di cui siamo sempre più testimoni il passo fosse troppo breve. Parliamo allora di cose serie: di chiunque sia il Dna ereditato, un bambino è di chi lo cresce, lo abbraccia, lo sgrida, lo cura, di chi soffre per le sue cadute e gioisce per i suoi successi. Ed è meglio piuttosto concentrarsi su come lo si fa, vista l’emergenza in cui si trovano le famiglie e constatato lo smarrimento di molti ragazzi. E poi: cari uomini, fidatevi delle donne. Amatele. Rispettatele. Anche quando vi sembrano (o sono) più forti, più belle o migliori di voi. Perché è così che dimostrate la vostra forza. E perché senza di loro – ora più che mai – andiamo tutti a rotoli.

comments powered by Disqus