Affari di famiglia

Che bello deve essere vivere in una città in cui l’auto esce dal garage solo (e forse) nel week-end

In molte città europee c’è un servizio di biciclette da prendere in prestito per favorirne l’uso e scoraggiare gli automobilisti. Perché a Firenze non c’è niente del genere?

Maria Sole Pantanella

 Cara Maria Sole, torno ora da una di queste città, Barcellona. Non voglio fare sciocchi paragoni né prediche sul nostro provincialismo. Mi limito a raccontare ciò che vedo o che ho saputo: il confronto fa sempre bene (e chi lo evita di solito lo fa per debolezza). Dunque: la città conta circa un milione e mezzo di abitanti. Nel 2007 il Comune ha avviato un servizio di bike sharing (condivisione di bici) che consente ai residenti di comprare una tessera magnetica annuale al costo di 29 euro con cui può prelevare una delle migliaia di bici rosse disseminate per la città. Và dove vuole e la lascia dove vuole (le rastrelliere sono ovunque). I primi trenta minuti sono gratuiti mentre ogni frazione successiva costa 50 centesimi. Si paga con la tessera prepagata, tutto automatico. E’ stato un successo. In tre anni il servizio ha raccolto 130mila iscritti per una media di 40mila viaggi al giorno. Molte città europee stanno copiando. Firenze che aspetta? Il traffico scorre, mai un ingorgo. I taxi costano poco, almeno la metà dei nostri. Certo, le strade sono ben più grandi e c’è la metropolitana. Però aggiungiamo qualche informazione: impossibile parcheggiare per strada. Le auto stanno nei garage, privati o pubblici. Posteggiare fuori è possibile – e non ovunque - solo dal venerdì sera al lunedì mattina, dunque quando il traffico è meno intenso e le auto in sosta danno meno noia. Chi sgarra ha la certezza assoluta della pena: bastano dieci minuti di ritardo e al posto della macchina trovi un foglio appiccicato sull’asfalto che solo a vederlo ti senti un verme. I parcheggi (2,5 euro l’ora) sono sempre pieni per il semplice motivo che non ci sono alternative e che nessuno ragiona all’italiana (della serie “provo comunque ad avvicinarmi al centro che forse il posto lo trovo”). Lì si risparmia tempo, denaro, arrabbiature. Anche per questo è una città tremendamente allegra e vitale.

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