Lettera aperta a Marchionne: lanci una nuova auto ecologica e la chiami Firenze. Sarebbe un successo
Caro Signor Marchionne,
se la sua è voluta essere una provocazione ai fiorentini a confrontarsi con la Firenze, ricca e vitale de’ Medici, con la Firenze capitale d’Italia, con la città del genio e della bellezza, fa bene a svegliarci, a dare la scossa a chi la governa e a tutti noi, anzi la invito fin da ora a venirci a trovare, per salire insieme sulla Cupola del Bru’, dove si respira ancora quell’ineffabile spirito creativo e di solidarietà umana
che l’ha resa universale. E dove, chissà anche Lei potrebbe trovare nuova ispirazione, magari partorendo l’idea e il progetto di un auto innovativa e sostenibile, forse addirittura Elettrica e perché no, battezzarla Firenze che Le garantisco anche oggi ha un grande appeal e la si venderebbe a go-go in tutto il mondo...basterebbe quel nome da solo, anche se ci si dimenticasse di apporre vicino il marchio FIAT!
Parola di un fiorentino, povero ma vero.
Claudio Coppini
Caro signor Coppini, nella parte più privata della mail mi racconta che lei è quel signore che in un bar della periferia di Firenze, dove mi ero fermata a bere un caffè e dove all'improvviso andò via la luce, strappò a tutti una risata dicendo "l'è i' Renzi che ha attaccato i' camper!". Mi scappò da ridere e lei, riconoscendomi, lo notò. Pensai al talento dei fiorentini, alla capacità unica al mondo di mettere tutti alla stessa altezza con una battuta, con fulmini di sarcasmo. E anche leggendo i commenti della gente comune alla gaffe di Marchionne, si capisce che più che offesi i fiorentini si sono sentiti stimolati a fare gol con la battuta, come quando si è sicuri della propria superiorità e si presume che nessuno - nemmeno il Padreterno - possa minarne le basi. Però mi lasci dire che questa lettera al capo della Fiat non è da ridere, è un'idea geniale. Mentre molti fanno a gara a chi la spara più grossa e a chi riesce a fare più giri sulla giostra mediatica, lei va sul concreto e suggerisce un'idea che immediatamente giriamo all'uomo Fiat: visto che le auto vanno così e così, che si vendono più biciclette che macchine, che l'inquinamento uccide e il traffico pure, perchè non concentrare gli sforzi su un nuovo mezzo ecologico? E perchè non dedicarlo e lanciarlo a Firenze, la città della bellezza ma anche delle dimensioni giuste per candidarsi al battesimo? Sono anni e anni - a dire il vero - che Firenze si offre come laboratorio di nuovi modelli ecologici, per una mobilità sostenibile, ma si sa, le case automobilistiche hanno preso altre strade. Chissà che questa gaffe, insieme alla crisi del mercato, non faccia accendere nuove lampadine. Noi, umilmente, ci proviamo.