Affari di famiglia

Scegliete il cibo povero, fa bene alle tasche e alla salute

Gentile signora, lei una volta parlo' della sindrome del frigo vuoto che colpisce gli anziani soli e meno abbienti, che a causa della cattiva o povera alimentazione si ammalano di più e si ricoverano più spesso. Ma se va avanti così anche i più giovani avranno questa sindrome, perché io che ho tre figli e un solo stipendio in casa, come faccio e fare una buona spesa? Il colmo e' che il pediatra di mio figlio sostiene che i miei maschi rischiano l'obesita' e che dovrei dargli un'alimentazione più equilibrata, ma se non metto a tavola la pastasciutta, per esempio, con cosa li sfamo?
Grazie Francesca

Cara signora, so quanto sembra secondario parlare di buona alimentazione in un momento di emergenza come questo. Ma invece si può, anzi si deve,  non solo perché la salute e' la cosa più importante che abbiamo ma anche perche' il mercato alimentare, di questi tempi, ha bisogno di un segnale. Noi siamo privilegiati, viviamo in una terra ricca di materie prime buone e sane, sappiamo cosa vuole dire mangiare bene, basterebbe restare ancorati alle radici. Giorni fa parlavo con un noto nutrizionista ,  e le sue prescrizioni possono essere riassunte così: quando si va a fare la spesa bisogna pensare di essere poveri. Meno filetti e più legumi, diceva, che sono pieni di carboidrati e proteine e che addirittura prevengono malattie dell'intestino. Meno sogliole e più pesce povero, quello che sicuramente non viene allevato e che ha mantenuto tutte le proprietà vive come le vitamine. E poi cereali, frutta di campo, verdura di stagione, yogurt fatto in casa, e al posto del filetto, insisteva, scegliete le interiora, le parti secondarie dell'animale, quelle che siamo stati indotti a considerare scarti. L'obesita' dei bambini? Li stiamo abituando, per esempio, a bere bevande che - dati alla mano - contengono nove cucchiaini di zucchero per ogni bicchiere ingerito. La sindrome del frigo vuoto e' cosa più delicata, perché a impoverire la dispensa degli anziani non è' solo il portafoglio o una cattiva educazione alimentare, penso, ma anche le condizioni psicologiche, la solitudine, talvolta anche la difficile masticazione, perché diciamocelo, la sanità pubblica ai denti ci ha pensato proprio poco e i dentisti privati per molti sono inavvicinabili. Vede signora quante cose ci sono da dire e da fare? Il lato positivo e' questo: almeno a tavola essere più poveri aiuta.

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