Affari di famiglia

Quell’omino della pioggia a cui tutti vogliono bene

Ho scritto altre volte dell’omino della pioggia di Folon. E’ quella statua che l’artista donò a Firenze e che da molti anni saluta chi arriva da sud con il suo ombrello bagnato. Spesso non funziona. L’erba intorno non è curata. E non si ha un’idea di quanto questo piccolo omino sia ormai entrato nel cuore dei fiorentini. Questa volta facciamo parlare una lettrice. Che per convincere l’amministrazione a prendersene cura ha scritto anche una filastrocca. Cos’altro si può aggiungere?

“Gentile signora, la statuetta che si trova sistemata nell'aiuola di fronte all'Obihall è ancora una volta senza l'ombrello di pioggia (sembra che l'impianto per l'acqua sia difettoso e che il Quartiere sia intervenuto tante volte, ma non riesce a risolvere una volta per tutte il problema). Anche la rotonda è priva di erba. Perchè tanto disamore per questa scultura che, donata a Firenze, meriterebbe un maggiore decoro ? Forse sarebbe opportuno che il Quartiere/Comune destinassero qualche risorsa in più per una riparazione definitiva, visto che è il primo benvenuto al visitatore che giunge da Firenze Sud. Lo sa che perfino in America, e questo lo so per certo, ne hanno scritto? Un parente mi ha letto l’articolo per telefono. E' con questa trasandatezza che ringraziamo Folon? Tempo fa ho scritto una filastrocca, sull’omino della pioggia. Voglio dedicarla a chi dovrebbe occuparsene:
E’ un omino assai felice / di vestir con strana foggia / tutto il dì col parapioggia / sull’aiuola i piedi poggia / nella luce del mattino / sembra fare un bell’inchino / guarda in giro disperato / il gran traffico ingolfato; / la giornata è cominciata / non ha sciarpa ma il cappello / lo ripara come ombrello. / Di Folon la statuina / ti saluta ogni mattina: / sempre lì con il suo ombrello / a osservare attentamente / delle auto il carosello”
Lettera firmata

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