Parcheggio di piazza del Carmine, come si fa a decidere senza una visione generale?
Ci risiamo ancora una volta: a Firenze dobbiamo dire no a tutto e comunque! Questa volta tocca al parcheggio interrato di piazza del Carmine, ritenuto una catastrofe per tutta l’area e le persone addirittura con rischi per la salute. Questa la predizione del “Comitato Oltrarno Futuro" (molto Oltrarno e poco Futuro !). Premetto che ho un appartamento proprio in piazza del Carmine e sono assolutamente favorevole alla realizzazione del parcheggio sotterraneo. Pertanto non so da chi sia costituito il suddetto “Comitato Oltrarno Futuro “ che di fatto è una contraddizione in termini dal momento che ogni sviluppo e cambiamento è comunque vietato a prescindere. Il suddetto comitato, nelle sue motivazioni, dice che questo, fra le altre cose, sarà la morte degli esercizi commerciali. Ma tanti cittadini e turisti non vanno in quella zona proprio per difficoltà di sosta! Poi dicono che il parcheggio costituirà “polo di attrazione “ per nuovo traffico di giorno e di notte. Ma sarebbe una manna per il commercio! Tutti gli altri punti di carattere prettamente tecnico richiamati nelle “motivazioni” sono argomenti di ben altri studi/valutazioni che il Comitato certamente non è in grado di fare. Sono certo che i vantaggi per i residenti saranno mantenuti e migliorati. Credo che gli ultimi campionati del mondo di ciclismo siano un esempio eclatante del nostro “bislacco” carattere sempre prodigo di critiche e parco di apprezzamenti. Questa manifestazione era stata dipinta dai soliti del “ tutto sbagliato" per partito preso come una tragedia apocalittica e invece è' andato tutto bene e per Firenze e' stato uno spot in tutto il mondo. Allora basta con i no e guardiamo allo sviluppo ed alla razionalizzazione della città.
Paolo Biondi
Non entro nel merito del progetto del parcheggio di piazza del Carmine perché, come dice lei, non ho gli elementi tecnici per giudicare. Capisco benissimo la voglia di andare avanti, di migliorare i servizi, di non dover aspettare secoli prima di veder realizzate cose progettate due o tre amministrazioni fa. Ma capisco anche le perplessità generali dei fiorentini di fronte a singoli progetti che, se non spiegati e inseriti in un piano generale del traffico e della sosta, possono sembrare pericolosi e preoccupanti. E' come giocare una partita a scacchi in cui si aggiungono sempre nuove pedine e in cui si perde la visione d'insieme. Che succederebbe per esempio all'Oltrarno se, dopo la pedonalizzazione del Duomo, fosse l'unico luogo di accesso autorizzato al centro storico? Abbiamo bisogno che qualcuno venga a dirci come si pianifica il traffico e il trasporto pubblico a Firenze. Se questo fosse chiaro, se fosse inserito nella scacchiera, anche un progetto delicato come quello in piazza del Carmine troverebbe un senso e più consensi