Affari di famiglia

Stesso vestito, attori diversi: quella strana storia (di elemosina) sul Ponte Vecchio

Per anni, forse addirittura per un decennio, una presenza fissa tra gli abusivi di Ponte Vecchio è stata una signora anziana, una mendicante, con una tenuta molto riconoscibile, che sembrava pensata da un costumista per dare insieme l'idea della miseria e del disagio mentale: vestaglia rosa, fascia bianca in testa, occhiali da vista, ciabatte, pedalini e bastone.

Ogni giorno, con orario sindacale, rivolgeva ingobbita, la mano ai tanti passanti, per la maggior parte turisti che la ricompensavano con qualche spicciolo.

La signora ha lavorato indisturbata per anni in uno dei luoghi più ambiti per questo tipo di attività e sempre in solitario, senza che nessuno osasse mai invadere il suo spazio d'azione minacciandone l’esclusività.

Anche in questi giorni tutto sembra procedere come sempre: in orario mattutino lei arriva con la solita vestaglia rosa, le solite ciabatte, i soliti occhiali e il solito bastone, si mette in posa sul solito punto al centro di Ponte Vecchio e, con la stessa gestualità, chiede l’elemosina fino a sera.
Tutto sembra rimasto tale e quale a prima, orari, look…ma non è così: a guardarla bene sotto il suo travestimento ci si accorge che la signora non è più la stessa!

A differenza dell’altra che ho imparato a conoscere e a riconoscere, questa è più pingue e leggermente più giovane.

Cosa è successo? E' cambiata l'interprete ma è rimasta la maschera della mendicante? Chi è l'occulto regista che affida la parte e sceglie il palcoscenico?
Cosa è accaduto all’altra interprete, ha deciso di abbandonare le scene o è stata sostituita per motivi a noi oscuri?

Non so se l'impresario del racket dell' elemosina di questa parte della città sia o meno un appassionato di teatro, ma è sicuramente qualcuno che conosce bene i meccanismi di una buona messa in scena e dopo tanti anni di successi non li vuole cambiare.

Il racket legato all’elemosina è cosa seria e i meccanismi sono a volte inquietanti.

Le  riflessioni a chi di dovere e di competenza.

 Raffaella Conti

Grazie Raffaella per aver raccontato con tanta grazie questo tipico spaccato di realtà contemporanea. Ha ragione, le riflessioni a chi di dovere...Speriamo che qualcuno prima o poi ci racconti cosa c'è dietro alle quinte di questo inquietante business dell'elemosina

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