Ragazzi in coma etilico a una festa di scuola. Genitori nel panico: come farsi aiutare

Ho letto la tragica notizia di quei ragazzi adolescenti caduti in coma etilico a una festa con i compagni di scuola. Ho un figlio di quella età e in quella stessa scuola e mi chiedo cosa sta succedendo ai nostri ragazzi. Fra l'altro in quella festa l'alcol era stato vietato...
Sara Piccoli

La notizia ha colpito tutti, mi creda. Come e' possibile, ci si chiede, che in una festa di minorenni possa scorrere l'alcol a fiumi senza che nessun adulto preveda, prevenga, controlli ed eviti il dramma? Siamo alle solite. Da una parte i ragazzi arrivano evidentemente impreparati all'appuntamento con i pericoli, dall'altra c'è un mercato e un mondo di adulti che se va bene li lascia soli, se va male lucra sulla loro ingenuità vendendo dosi sempre più letali di veleno. Mi chiedo perché non vengano arrestati all'istante, per esempio, quelli che distribuiscono foglietti per le strade del centro offrendo proprio ai minorenni cinque bevute per cinque euro, più bevi e meno spendi, una follia. Cosa possiamo fare, noi, nel nostro piccolo? Allevare figli consapevoli, spiegare cosa rischiano, stare loro vicini, non lasciarli allo sbando, e siccome io per prima so che tutto questo non basta prendo in prestito le parole del responsabile del servizio per le famiglie voluto dal Comune di Firenze e avviato insieme al Progetto Villa Lorenzi: siamo passati dalla 'famiglia etica', dove regole e paletti erano chiari, alla 'famiglia affettiva', dove siamo un po' tutti alla pari e dunque ogni cosa viene negoziata via via. Entrambe hanno difetti, quindi aspettiamo di trovare una felice sintesi. Nel frattempo agli adulti che sono genitori, o che comunque svolgono un ruolo educativo nella società, tocca mettersi in discussione, crescere, confrontarsi con gli altri, e soprattutto chiedere aiuto senza vergogne. Il servizio di aiuto ai genitori (a cui ho fatto riferimento) e' gratuito, per contatti chiamare 335 394992 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19.