Affari di famiglia

La lunga estate dei ragazzi e i consigli di una nonna saggia

Cara signora, ho 76 anni e ancora mi stupisco che in un mondo cosi' moderno e aggressivo tutto cambi in peggio dall'inizio di giugno perché aumentano le difficolta' in tutti i campi e in ogni direzione:
le vacanze scolastiche sono lunghe e costose per i genitori o, in alternativa, rappresentano un grosso sacrificio per nonni anziani, la televisione offre solo vecchi programmi, i tempi di attesa del bus sono lunghissimi, e potrei continuare all'infinito. E vogliamo parlare del mese d'agosto? Per le vacanze i prezzi diventano proibitivi, e chi per lavoro o per necessità resta a Firenze non ha assistenza o aiuto. Perché i centri estivi non continuano? Fra l'altro rappresentano una fonte di lavoro e di guadagno per gli operatori e per gli studenti che potrebbero trovare occasioni di pratica e tirocinio in tanti campi, potrebbero cominciare a imparare a fare volontariato, dove i grandi  aiutano i piu' piccoli: quando si è giovani si impara presto e non si dimentica, e da adulti sarebbero una risorsa per la città, per i giardini, per la pulizia. Così come viene fatta la notte bianca, potremmo fare la giornata attiva per i ragazzi, invece di lasciarli ad annoiarsi sui divani. E così come abbiamo gli angeli del bello, perché non inventare gli angeli dell'agosto?
Nonna Vanda
Ci sono mille motivi per cui dobbiamo ringraziarla, cara (e specialissima) nonna Vanda. Grazie per averci ricordato cosa può significare estate per una famiglia magari numerosa, magari con uno stipendio magro o con turni di lavoro che non prevedono pause, con le scuole chiuse e la vita dei figli che si ferma, ma soprattutto grazie per aver toccato, con buon senso e saggezza, due argomenti così importanti e così poco presenti, nel dibattito pubblico: l'educazione post scolastica dei ragazzi (cioè gli adulti di domani) e l'organizzazione dell'estate. Lei offre ottime idee che speriamo vengano raccolte, ma basterebbe guardarsi intorno e copiare Paesi a noi vicini: perché concentrare tutte le ferie in agosto? Perché chiudere le scuole così a lungo? Perché non introdurre maggiore elasticità nei turni di chiusura estiva delle attività? Perché costringerci ad andare in vacanza tutti insieme e quindi a costi maggiori? Bastano le parole di una nonna saggia e lucida, a volte, a metterci in crisi. E a porci domande logiche e semplici che nessuno fa più.

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