Donne di mezz’età: curare i sintomi della menopausa è un diritto

Ho cinquantacinque anni, lavoro sodo in un'impresa di pulizia, ho due figli adolescenti da mandare avanti, ma ho tanti disturbi legati credo all'età che mi mettono in crisi: dormo male, sono nervosa, ho spesso mal di testa e caldane, avrei voglia di stare per conto mio e non posso farlo. Il medico di famiglia mi dice che è colpa della menopausa e che bisogna aspettare che passi. Ma è dura, e mi sento tanto sola.

Lucia P.

Eppure sola non è, cara Lucia, perchè le signore di mezza età che attraversano questo passaggio stretto e faticoso della vita biologica senza potersi mai fermare, senza poter tirare un attimo i remi in barca come sarebbe naturale fare, sono ormai la maggioranza: figli fatti più tardi e quindi ancora da seguire, lavoro, genitori anziani e magari da accudire, un mondo (e un'economia) sempre più complicato il cui peso ricade soprattutto sulle grandi, accoglienti e materne spalle delle donne. Ma un piccolo varco bisogna pure aprirlo, un minimo ascolto a noi stesse bisogna pure darlo (e pretenderlo), se non altro per ripartire con l'energia che ancora ci viene richiesta. Forse non tutte sanno che a Careggi, per esempio, c'è un centro che segue le donne in menopausa. E che accoglie donne come lei e come tante altre senza dire non è niente, aspetti che passi, tocca a tutte e nessuna è mai morta per questo, ma che invece ascolta, capisce e aiuta ad arrivare in fondo al tunnel confezionando terapie su misura non solo con i farmaci – dove servono – ma anche con la fitoterapia (erbe) o con l'agopuntura o con il sostegno psicologico. E' una delle tante eccellenze della nostra sanità, capace di spaziare dai disturbi legati alla sessualità (tipiche del periodo) a quelli ben più impegnativi delle donne catapultate in menopausa precoce per le cure oncologiche. Basta chiamare il cup della maternità (055-7947604/5) o il cup metropolitano e chiedere un appuntamento. Perchè come dice la dottoressa Becorpi, fondatrice dell'ambulatorio, “la menopausa è l'occasione per riprendere in mano la nostra vita e la nostra salute per prepararsi a vivere al meglio la seconda parte dell'esistenza”. Ecco, prendiamola così, come una grande occasione. Che anche gli uomini e la società tutta – se vogliono continuare ad usufruire del nostro aiuto – devono rispettare.

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