Oscurità del burocratese: ‘biffatura’ è una semplice crocetta
Mi sono recato all'ospedale di Torre Galli (alle porte di Scandicci) per rendere l'estremo saluto alla salma di una persona esposta alle cappelle del commiato. Dopo aver parcheggiato, ho cercato dove dirigermi.. consultando il cartello posto vicino al nuovo ingresso.. ed alla fine ho capito di dovermi recare alla "morgue" visto che era cosi riportato... mi domando a chi sia rivolta l'indicazione... e quanti siano in grado di interpretarla...
Salvino Codispoti, Firenze
Ho letto la rubrica di ieri sul burocratese: ma lei ha per caso letto il manuale di istruzione del Censimento 2011? Era scritto nel più stretto linguaggio burocrate. Le faccio un esempio: “In questa pagina di riepilogo l’utente ha una nozione visiva dello stato della compilazione. In essa sono riportati, a guisa di indice, l’elenco delle quattro aree che compongono il questionario (…) affiancate da un simbolo di check (o biffatura) che informa se quella parte è stata compilata, nel qual caso il suo colore da bianco diventerà verde…”. Mi dica, lei sa cosa è la biffatura?
Lucia Mannoni
Noto che l’argomento del burocratese scatena parecchie reazioni. In queste due lettere ci sono altre due perle: la morgue al posto di obitorio e la new entry del censimento biffatura. E se la prima parola è almeno rintracciabile su un vocabolario di francese (ma l’italiano non basta?), la seconda proprio non si rintraccia. Si trova solo il verbo biffare (cancellare qualcosa con segni a forma di x). Chiamarla crocetta era troppo semplice? E così andando. Insomma: nonostante i passi avanti e l’impegno dell’Accademia della Crusca, i cui docenti sono disposti ad andare in giro per enti e amministrazioni a spiegare come semplificare i termini, la lingua dei burocrati continua ad essere involuta. Ci segnala un altro cittadino, leggendo un estratto conto bancario: "Si rammenta che, ai sensi dell'art.8 comma 2 …l'estratto conto di chiusura ed il conto scalare di chiusura si intendono senz'altro approvati dal correntista con pieno effetto riguardo tutti gli elementi che hanno concorso a formare le risultanze, laddove siano trascorsi sessanta giorni dal ricevimento degli stessi…." Basterebbe dire: "Leggete con attenzione l'estratto conto. Avete sessanta giorni di tempo per eventuali reclami. Trascorso questo tempo, la Banca considererà l'estratto conto approvato dal cliente…". Perché ostinarsi a usare un linguaggio così oscuro? Perché restare ancorati al Paese degli Azzeccagarbugli e dei Don Abbondio? Non sarà che infondo non vogliono farsi capire? Il guaio è che laddove il latino e i termini aulici tipo “la signora Vostra” sono spariti, si passa subito all’inglese con termini tipo check, election day, deregulation, devolution, target, flash…Continuate a mandarci esempi di burocratese: chissà che un giorno diventi legittimo rifiutarsi di pagare una tassa o di rispettare una scadenza “per legittima incomprensione”. Tutti hanno diritto di capire.