Arriva dalla Spagna un piccolo ma significativo stimolo alla partecipazione nelle decisioni di una società quotata: Iberdrola è la maggiore azienda iberica di produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica, terza utility europea per dimensione, ed ha pensato di non fermarsi alla consueta convocazione dei soci per la propria assemblea ordinaria, in programma venerdì 1 aprile. A tutti gli azionisti spagnoli e internazionali che esprimeranno il loro voto al bilancio, favorevole o contrario, attraverso la presenza fisica diretta o la procedura elettronica, la società riconoscerà un simbolico compenso commisurato alle azioni possedute. Una cifra irrisoria, però testimone di sensibilità nei confronti dei soci e investitori.

Di norma la pubblicità degli eventi statutari avviene sì nei termini previsti dalla legge, ma spesso in modo poco evidente e trascurato, quasi la partecipazione dei soci rappresenti una seccatura se non proprio un guaio: in Italia la presenza di soci non rilevanti si registra in prevalenza all’interno delle assise tormentate di società in dissesto. Iberdrola offre invece un interessante esempio, soprattutto alle aziende partecipate dallo Stato.