Visto da destra (sia chiaro: non ci sono connotazioni politiche) potrebbe essere interesse privato in atto d’ufficio. Visto da sinistra: paura. Visto dal centro: semplice buon senso. Abito vicino al Pontelungo, il ponte cantato anche da Bakunin, che congiunge Santa Viola a Borgo Panigale. Lo “spettacolo” di questa mattina faceva paura: con il livello del fiume che sfiorava le arcate del ponte, le zone circostanti – dove la gente passeggia o gioca a ruzzolone – invase dall’acqua. E le case, quelle dove abitano persone in carne e ossa, tremendamente vicine al fiume.

Se piove è chiaro che c’è poco da fare, ma se il livello del fiume si alza perché il “letto” è pieno di rami, tronchi e chissà quale altro detrito, qualcuno, crediamo, dovrà risponderne. A  Bologna, per fortuna, abbiamo solo visto le terribili immagini del Modenese e della Liguria. Abbiamo sperato, pregato, imprecato pensando alle disgrazie che l’acqua si porta dietro. Le abbiamo viste in tivù quelle immagini, vicine e lontane al tempo stesso. Ora, però, il rumore del fiume è vicino, troppo vicino. Basta salire sul Pontelungo o limitarsi ad aprire le finestre e ascoltare quel rombo minaccioso.

Vogliamo metterci una pezza solo dopo la disgrazia, pagando un conto salato (che pagheremo tutti, come collettività) o al contrario non sarebbe meglio prevenire e intervenire? Abito vicino al Pontelungo, per questo può sembrare un interesse privato in atto d’ufficio. Abito vicino al Pontelungo, chiacchiero tutte le mattine con il giornalaio o il panettiere, per questo posso parlare di un senso di paura. Credo di avere un po’ di cervello, per questo parlo di buon senso. Se piove, come detto, possiamo fare poco perché gli ombrelli, se il fiume esonda, non servono. Ma se il fiume esonda perché il letto è lasciato all’incuria qualche domanda dobbiamo farcela.

E se siamo noi, cittadini, a dover liberare il letto del fiume, ce lo dicano subito. Ci rimboccheremo le maniche (tanto l’Italia si basa sul volontariato) e puliremo il letto. Magari, poi, ci presenteranno anche il conto (scampato il pericolo, potremmo anche farlo… volentieri).

Ma siccome prevenire è meglio che curare, forse sarebbe il caso di occuparsi subito del problema. Per non diventare un triste filmato di passaggio per i tg di mezza Italia.