Lancio pazzo

Ibl: confermate le sette sorelle. Con l’obiettivo di trovarne altre tre

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Sette squadre sicure al prossimo campionato di baseball. La segreteria generale della federazione italiana ha comunicato che sette società hanno completato la procedura per iscriversi alla prossima stagione. Come previsto, si tratta delle otto della stagione che si è appena chiusa, meno il Novara, che ha visto il proprio proprietario passare dalla cittadina piemontese alla Rimini fresca campione d’Italia. Nel 2018 ci saranno quindi Padova Bsc, Rimini Baseball, Fortitudo Bc 1953 Bologna, 1949 Parma Bc, Polisportiva Padule Baseball, Nettuno Baseball City, San Marino Bc.
Sette squadre, però, non significano un passo indietro rispetto al 2017 o, peggio, rivedere i propri piani. Per mercoledì è stato convocato un nuovo consiglio federale che dovrà esaminare le posizioni dei club, ma anche verificare nuove aperture. L’obiettivo resta quello di arrivare a dieci club, anche se i quattro che ne avrebbero avuto diritto sulla base dei risultati di questa stagione (su tutti i Redskins Imola e Castenaso), hanno già declinato l’offerta.
Il tentativo di allargare il numero delle partecipanti è legato al fatto di ampliare la visibilità di uno sport che, ai massimi livelli, parlando di Ibl, vanta la massima diffusione in Emilia Romagna (Rimini, Parma, Fortitudo Bologna considerando come San Marino una Repubblica incastonata tra Romagna e Marche), un’appendice nel Veneto (Padova), una in Toscana (Padule) e una nel Lazio (Nettuno). Perso invece il Piemonte. Si parla di nuovo di Grosseto (altra piazza storica), di Paternò, che consentirebbe al baseball di spingersi fino in Sicilia e di Ronchi dei Legionari (Friuli Venezia Giulia) e sempre di una seconda squadra a Nettuno.
Dieci sarebbero meno delle auspicate dodici, ma sempre meglio di un campionato ancora a otto. Il segnale di una piccola crescita che passa attraverso anche a una maggiore elasticità da parte di tutte le società. Ognuno, come è normale che sia, è concentrato sulle esigenze del proprio club, ma in un contesto come quello di un campionato, bisogna pensare anche al bene comune. E pensare non solo all’immediato presente. Ma pure al futuro. Se questo sport, almeno da noi, vuole assicurarsi un futuro. Pensando che, nel 2020, il baseball tornerà ai Giochi Olimpici. E il Giappone potrebbe essere un’opportunità straordinaria. Per crescere ancora. A patto che si lavori tutti insieme. Per il bene comunque di questo sport.

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