Visto dall'architetto

La prefabbricazione edilizia oggi

Per spiegare cos’è una casa prefabbricata è necessaria una breve premessa.
Nel nostro Paese non vi è una vera e propria cultura della prefabbricazione, in quanto il termine “prefabbricato” è spesso associato a “cosa” di qualità inferiore e poco affidabile. Nel caso delle abitazioni poi le cose si complicano!

Per spiegare cos’è una casa prefabbricata è necessaria una breve premessa.
Nel nostro Paese non vi è una vera e propria cultura della prefabbricazione, in quanto il termine “prefabbricato” è spesso associato a “cosa” di qualità inferiore e poco affidabile. Nel caso delle abitazioni poi le cose si complicano! Il termine prefabbricato è spesso associato alle case in legno, ai bungalow da campeggio e ancor peggio a delle specie di box con le pareti in cartongesso: una soluzione in linea di massima provvisoria, lontana dall’idea di stabilità e solidità. 
Nulla di più sbagliato.  Oggi, ad esempio la forma di prefabbricazione residenziale più utilizzata in Europa, è quella dei prefabbricati leggeri in cemento: Si tratta di costruzioni in cemento alleggerito la cui struttura incorpora i pilastri. I tetti possono essere in legno, alluminio o metallo, assecondando le più svariate richieste da parte dei clienti (ovviamente sempre rapportate lle eventuali prescrizioni che i vari Enti di controllo impongono). Si tratta di una tipologia costruttiva mista, ovvero ci lsono sia parti prefabbricate, che parti costruite tradizionalmente. Le sole parti precostruite sono le pareti, i solai,le pareti divisorie e parte dei tetti. Tutto il resto viene posto in opera in maniera tradizionale. Questo tipo di prefabbricazione è caratterizzato da una fortissima flessibilità, non crea alcun problema ad eventuali modifiche future e raggruppa il meglio dei sistemi di prefabbricazione e costruzione tradizionale, associando la funzionalità delle macchine alla creatività umana. Nello specifico la prefabbricazione è il processo con il quale l'elemento di una costruzione edilizia viene realizzato individualmente, sul luogo o in stabilimento, e poi montato o assemblato con altri elementi.

La prefabbricazione può avvenire 0 in stabilimento di prefabbricazione: in tal caso l'elemento strutturale deve essere realizzato, depositato in un magazzino, trasportato nel cantiere, montato o assemblato, oppure in cantiere: viene costruito nei pressi dell'opera e depositato nelle vicinanze, fino al momento del montaggio, poi con la gru viene correttamente posizionato ed assemblato.

Le industrie di prefabbricazione realizzano non solo elementi strutturali, cioè plinti, travi, solai, pilastri, pannelli portanti ma anche elementi non strutturali (come facciate, tegole ringhiere, pannelli non portanti e tutti gli elementi di finitura che completano l’opera).

Sono proprio questi ultimi elementi, quelli cioè di finitura che , nel corso degli anni, hanno migliorato l’aspetto finale delle prefabbricazioni, rendendo spesso il fabbricato finale, un oggetto esteticamente gradevole.

La prefabbricazione infatti si è sviluppata notevolmente perdendo quei connotati di anonimità e serialità che troppo spesso hanno caratterizzato questa tipologia costruttiva.

ll tempo ha dimostrto come l’edilizia industrializzata è oggi in grado di rispondere con successo ad ogni necessità dell’architettura residenziale, anche quelle di più alto livello.

Gli elementi e i sistemi prefabbricati sono oggi utilizzati con successo e parte integrante anche di edifici residenziali considerati modello di eccellenza e pregio architettonico. Il prefabbricato, quindi, risolve non solo aspetti determinanti nella costruzione seriale e modulare di determinate tipologie di case, dove l’ottimo rapporto tempi/costi di realizzazione resta determinante, ma permette di intervenire con maggiore efficacia e affidabilità anche in moltissime esigenze di ristrutturazione e risanamento ambientale di alto livello architettonico.

Si possono  fornire oggi i prodotti ideali per costruire, ricostruire e ampliare ville, dimore storiche e molte altre tipologie di abitazioni, offrendo tutti i vantaggi del prefabbricato e allo stesso tempo non ponendo limiti all’effetto architettonico finale, con un indubbio risparmio di tempo e spesso di risparmio economico.

Ciò che quindi è importante sottolineare è che la prefabbricazione di per sé possiede elementi sicuramente vantaggiosi per gli aspetti sopra riportati; il fatto poi che l’aspetto finale dell’intervento non assuma connotati di monotonia o serialità che questa tipologia, se non controllata può apportare, dipende dalla capacità del singolo progettista di saper utilizzare al meglio la versatilità e l’ampia libertà distributiva derivata dall’utilizzo dei moduli base prefabbricati.

In questo modo si possono ottenere quasi infinite possibilità diversificate sia per gli esterni degli immobili , sia per gli interni per assecondare le più  diverse esigenze di chi usufruirà di questi spazi.

Altre tipologie di prefabbricazioni sono quelle in legno, prefabbricati pesanti in cemento , pronti all’uso o container. Queste ultime due tipologie appartengono più al settore dell’edilizia industriale.

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