Le assicurazioni antisismiche per le case
Il terremoto ha spezzato le vite di tante famiglie, distruggendo tante vittime innocenti e i sacrifici di una vita di tantissime persone (abitazioni, ville, negozi, esercizi commerciali, ecc.). Una rabbia dei cittadini che cresce di ora in ora contro uno Stato che investe pochissimo e sempre di meno in sicurezza e protezione civile
Il terremoto ha spezzato le vite di tante famiglie, distruggendo tante vittime innocenti e i sacrifici di una vita di tantissime persone (abitazioni, ville, negozi, esercizi commerciali, ecc.). Una rabbia dei cittadini che cresce di ora in ora contro uno Stato che investe pochissimo e sempre di meno in sicurezza e protezione civile. L’attuale Governo tecnico, sta trattando con superficialità un argomento fondamentale: la sicurezza dei cittadini. Alcuni giorni fa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto legge n.59/2012 in materia di riordino della protezione civile. La novità inquietante riguarda “l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati in quanto possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati”. Il decreto legge prevede il regime transitorio anche a fini sperimentali ed entro 90 giorni dovrà essere emanato un regolamento che stabilisca modalità a termini per l’avvio del regime assicurativo.
Una norma che sta scatenando un vespaio di polemiche poiché in caso di calamità naturali, terremoto, alluvione o altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini! In poche parole per ricostruire le case o le aziende distrutte dal terremoto o dall’alluvione, i cittadini non hanno scelta: dovranno ricorrere ancora una volta al portafoglio per l’assicurazione volontaria. Un altro duro colpo per tutto il popolo italiano che è stato già “tartassato” con nuove imposte e tasse dal Governo per evitare il default dell’Italia.
Ma, più nello specifico vediamo quanto costerebbe l’assicurazione sugli immobili degli italiani.
Stando alle ultime indagini in materia, e fermo restando che – con l’introduzione graduale di un’assicurazione obbligatoria sulle case– il mercato bancario e assicurativo andrà ad affollarsi di prodotti similari, il costo per assicurare l’abitazione contro i rischi di terremoto e altre calamità naturali è pari a circa 200 euro.
Mentre per mettere in sicurezza il proprio immobile i costi sarebbero spesso improponibili o comunque non supportabili da tutti. Per un condominio di 3-4 piani lo studio da parte di un ingegnere può costare fra i 50 e i 100mila euro in assenza di progetto e qualcosa in meno se l’esperto ha già in mano un progetto.
Concordando sull’adeguatezza della prevenzione, è tuttavia impensabile che milioni di italiani spendano così tanto per mettere in completa sicurezza la propria abitazione. Pertanto, si tornerebbe alla necessità di un’assicurazione.
Il premio assicurativo stimato per singola unità immobiliare oscillerebbe tra i 100 e i 200 euro l’anno. Il costo sarebbe proporzionale alla pericolosità sismica della zona in cui è ubicato l’edificio. Ma pagherebbero ovviamente di più i proprietari degli edifici che oggi non sono a norma. In questo modo lo Stato prevede che si potrebbero ricavare circa 4-5 miliardi l’anno.
In un periodo di crisi economico-finanziaria davvero difficile, l’esecutivo ha irresponsabilmente addebitato ai cittadini la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali su qualsiasi fabbricato per poter “garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione”.
Un provvedimento che colpisce in pieno una delle fondamenta della nostra società (il contratto sociale) e di uno Stato di diritto. Uno Stato che tartassa tutti i cittadini con nuove imposte, senza per altro garantire neanche un minimo di assistenza ai propri cittadini nemmeno in situazioni di catastrofe naturale non dovrebbe esistere. Questa nella teoria, in pratica sono proprio quelli sopradescritti i provvedimenti di nuove imposte a carico dei cittadini, che lo Stato prevede.