Visto dall'architetto

Il Legno nell’edilizia

Oggi il riscaldamento globale e l’inquinamento preoccupano l’intera popolazione mondiale. La combustione di fonti energetiche fossili determina l’emissione di grandi quantità di CO2 che vengono trasferite nell’atmosfera.

Oggi il riscaldamento globale e l’inquinamento preoccupano l’intera popolazione mondiale. La combustione di fonti energetiche fossili determina l’emissione di grandi quantità di CO2 che vengono trasferite nell’atmosfera.

L’edilizia è uno dei settori che causa maggiori emissioni (più del 50% delle emissioni globalmente prodotte), per questo motivo è nata l’analisi del ciclo di vita utile dei materiali, LCA (Life Cycle Assessment), che parte dallo studio dell’estrazione della materia prima fino allo smaltimento dell’oggetto.

Questa analisi diventa necessaria quando si intendono realizzare costruzioni che abbiano basso impatto ambientale.

Per molti di questi aspetti il legno è importante per l’edilizia, ha ottimi valori di resistenza paragonabili a quelli dei più tradizionali materiali oggi utilizzati e non causa emissioni di CO2, anzi durante la sua trasformazione l’assorbe e la trattiene, per questo motivo è ideale per contrastare il cambiamento climatico e non aggravare l’effetto serra. Inoltre è facilmente reperibile grazie alla gestione sostenibile delle foreste: è stato stimato che in Europa l’incremento netto annuo sia nell’ordine di 645 milioni di metri cubi.

Qualsiasi tipologia costruttiva in legno risponde bene alle principali prestazioni richieste: grande resistenza sismica dovuta alla sua elasticità; migliore traspirazione e ottimo isolamento termico che consente di ridurre le spese di riscaldamento; minori costi in opera con un risparmio del 15% rispetto al calcestruzzo; maggiore leggerezza e resistenza (in rapporto al minor peso, le strutture in legno sono paragonabili a quelle in acciaio e superiori di circa cinque volte a quelle in cls); possibilità ad utilizzare qualsiasi tipologia architettonica ed estetica.

Infine per quanto riguarda lo smaltimento è possibile procedere in due differenti modi: o reinserendo il materiale recuperato nel ciclo produttivo per la realizzazione di pannelli o di isolanti termici a base di fibre di legno, fiocchi di cellulosa ecc., oppure utilizzando lo stesso materiale come combustibile sotto forma di pellets o chips.

Dal punto di vista della riciclabilità è importante considerare che per preservare il legno da attacchi biologici o atmosferici sia durante la stagionatura che dopo, in fase di realizzazione dei manufatti, è necessario ricorrere ad una serie di trattamenti e imprimiture.

A questo proposito sembra doveroso citare il “Consorzio Ecologico”, gruppo di imprese italiane che ha scelto di realizzare componenti per l’edilizia (pannelli, ma non solo) del tutto ecologici, ricorrendo ai soli materiali di scarto delle lavorazioni ed evitando l’uso di resine, colle e vernici tossiche per l’ambiente e l’uomo.

Una casa costruita con i criteri della bioedilizia, attraverso l’utilizzo di materiali naturali, come il legno e suoi derivati è pertanto una casa ecocompatibile che rispetta la natura e l’ambiente circostante, favorisce il benessere di chi la abita e ne aumenta la qualità della vita. Con il legno, il progetto di bioedilizia fa pertanto parte di un approccio sostenibile, che considera gli elementi naturali  e sociali (identità e appartenenza ai luoghi) come materiali fondamentali del progetto.

 

 

 

 

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