Visto dall'architetto

Piano a Bologna

Il progetto di dotare Bologna di un Auditorium Musicale dalla qualità acustica eccellente e in grado di accogliere ben 1800 persone, nasce dall’esigenza di realizzare una struttura adeguata ad una città che ambisce a diventare capitale nella musica sul panorama internazionale.

Il progetto di dotare Bologna di un Auditorium Musicale dalla qualità acustica eccellente e in grado di accogliere ben 1800 persone, nasce dall’esigenza di realizzare una struttura adeguata ad una città che ambisce a diventare capitale nella musica sul panorama internazionale.

A suggerire ed appoggiare l’idea, già accettato dalla giunta attuale e sostenuto dalla fondazione Carisbo, è stato proprio il Maestro Claudio Abbado, che da anni ha scelto Bologna come principale luogo di vita e lavoro.

L’Auditorium  è stato immaginato come un grande Stradivari in cui lo spazio della sala viene verticalizzato facilitando la diffusione del suono verso l’alto. Gli spettatori sono disposti attorno all’orchestra in settori radiali, gli uni di fronte agli altri, ne consegue la possibilità per tutti di fruire in egual modo del suono nella sua massima qualità e di godere di una maggiore partecipazione e coinvolgimento emotivo durante le performance.

Uno degli aspetti più interessanti del progetto è quello di inserirsi in un contesto di riqualificazione urbana di grande rilievo: l’Auditorium infatti sarà parte integrante di uno dei più importanti tessuti della città, l’area della “Manifattura delle Arti” a ridosso delle mura trecentesche.

Anche la superficie su cui andrà ad insediarsi la struttura è stata ottimamente individuata nello spazio parzialmente ricavato dalla demolizione del cinema Embassy. L’Auditorium sorgerà accanto all’antica Palazzina Magnani che, collegata ad esso attraverso un percorso interrato e un percorso aereo, ospiterà le attività legate alla presenza e al lavoro degli artisti.

E’ abbastanza naturale pensare che “lo Stradivari” debba essere ubicato nel centro cittadino,  in modo che sia facile da raggiungere sia a piedi che in auto. La zona individuata, assolve perfettamente a questa esigenza: è raggiungibile in dieci minuti a piedi dalla Stazione Ferroviaria ed è servita, a due passi, da un grande parcheggio interrato. L’Auditorium è previsto a stretto contatto con numerose attività culturali già presenti: il MAMbo ( Museo d’arte Moderna), la Cineteca Comunale, il Cineforum, la sede del DMS (Dipartimento Musica e Spettacolo del DAMS), laboratori e sale prove, il Centro Culturale ‘La Salara’ , il Centro Culturale G. Costa,  che verranno caratterizzate ed arricchite dalla presenza della musica e dei molteplici flussi ed interessi ad essa legati.

Il progetto costituisce quindi un’ottima soluzione per ricucire e integrare quegli spazi della Manifattura già oggetto di interventi di recupero e ridefinizione funzionale, trasformandoli in un vero e proprio polo multimediale, in cui architettura e contesti urbani del passato e contemporanei si incontrano armoniosamente.

Il Giardino del Cavaticcio è ridisegnato come nuova piazza verde, capace di accogliere da più punti quanti accederanno all’Auditorium e agli spazi ad esso connessi. Anche il Parco XI Settembre,  che ospiterà la Scuola della Musica, sul lato prossimo  all’Auditorium, verrà riqualificato con l’uso di alberature in grado di recintare e schermare gli spazi interni dagli edifici circostanti.

A questo punto, si spera solo che il progetto sia realizzabile in relazione alla sostenibilità dei costi e alla reale necessità dell’intervento, così come il dipartimento “Cultura e Scuola”, ha già evidenziato, richiedendo le opportune verifiche preliminari. Probabilmente, se il progetto verrà realizzato, l’area urbana interessata si presenterà come il più importante polo attrattivo multifunzionale per la città.

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