Visto dall'architetto

SOLAR DECATLHON

Affrontando il discorso sulla “casa Passiva”, va considerato come degno di nota il progetto della casa “Med in Italy”, presentata l’anno scorso al Solar Declathon di Madrid e grazie alla quale il nostro paese è riuscito a conquistare il terzo posto.

Affrontando il discorso sulla “casa Passiva”, va considerato come degno di nota il progetto della casa “Med in Italy”, presentata l’anno scorso al Solar Declathon di Madrid e grazie alla quale il nostro paese è riuscito a conquistare il terzo posto.

Il Solar Declathon rappresenta la più importante manifestazione-contest sull’abitare green attualmente presente.“Canopea”, il progetto francese di Rhône-Alpes si è aggiudicato la medaglia d'oro, mentre il secondo posto è andato alla casa solare andalusa “Patio 2.12”.

Il riconoscimento ricevuto è una conquista importante,  conferma il fermento con cui almeno sul piano della ricerca e della realizzazione di prototipi, il nostro paese stia definendo le strategie per un ormai prossimo futuro green del costruire.

Med  in Italy ha ottenuto non solo l’oro per la sostenibilità, ma anche l'argento per il funzionamento degli elettrodomestici e apparecchiature elettroniche e il bronzo in architettura, bilancio energetico, comunicazione e innovazione.

Realizzata con il contributo di Roma Tre, della Sapienza, della Libera Università di Bolzano e del Fraunhofer Italia, oltre a una vasta schiera di sponsor e consulenti tecnici, la nostra Med in Italy ha saputo dare un contributo prezioso sulla strada dell'innovazione, della sostenibilità e del bilancio energetico.

La casa Med in Italy è stata concepita soprattutto per i climi mediterranei e prende ispirazione dalle abitazioni tipiche di questi climi.

Si è scelto innanzi tutto di chiudere la casa rispetto all’esterno attraverso la realizzazione di un patio verde in grado di proteggerla dai venti e dall’eccessivo soleggiamento e al contempo capace di creare, grazie alla presenza del terreno e della vegetazione, un microclima interno fresco e piacevole.

Tutta la struttura della casa è interamente in legno, prefabbricata e modulare, tale da poter essere montata e smontata facilmente, ma anche portata in veicoli di dimensioni standard, senza così dover ricorrere a trasporti eccezionali. In questo modo è stato possibile trasportare la casa Med per gran parte del viaggio in treno, risparmiando così circa 5 tonnellate di CO2.

I suoi componenti sono ultraleggeri, le pareti esterne concepite come dei veri e propri casseri, riempiti sul posto da terra o sabbia. Questi materiali sono caratterizzati da una elevata inerzia termica e consentono alla parete di accumulare il calore durante la giornata e ricederlo nelle ore notturne.

Durante l'estate, quando il sole è più alto, la casa è progettata in modo tale da impedire l'ingresso della luce diretta e così da non surriscaldare le pareti, semplicemente si aprono le finestre a sud e a nord e si garantisce una ventilazione naturale che rinfresca tutti gli ambienti.

La Med in Italy è stata concepita non solo come prototipo di casa passiva ma anche come esempio di eco sostenibilità del costruire. Tutti i materiali utilizzati tanto nell’esterno quanto nell’arredo interno sono di recupero, privi di chiodi e colle ed in grado di essere poi nuovamente riassorbiti nel ciclo produttivo a fine vita.  Questa filosofia si rispecchia ovunque nella casa Med: la cucina, per esempio è stata fabbricata con scarti di lavorazione di altre cucine, il pavimento del patio, utilizzando i residui della produzione dell'olio e materiale plastico riciclato, ma anche la stessa struttura in legno e la stratigrafia della parete, formata dalla terra, da fibra di legno come isolante e canapa come rivestimento esterno.

 

 

La grande acciuga, pesce tipico del mar Mediterraneo, dipinta sulla parete del soggiorno-pranzo, è un'opera dell'artista Massimo Catalani ed è stata realizzata con terra di Madrid, polvere di marmo di Carrara e una polvere speciale fotoluminescente che assorbe la luce durante il giorno per restituirla poi durante la notte, donando all'ambiente una lieve illuminazione, tale da non dover accendere la luce sprecando così energia elettrica. Per lo stesso motivo, il bagno è stato rivestito con piastrelle di Bright Materials, che regalano luce naturale durante le ore notturne.

Naturalmente la casa è dotata di un impianto domotico in grado di controllare il funzionamento di tutti gli elettrodomestici e l’ illuminazione degli ambienti, ma anche la temperatura dell’aria, l’ umidità ambiente, e la  salubrità.

L’illuminazione è interamente a Led, mentre l’energia è ottenuta da un impianto fotovoltaico che consente alla casa di produrre tre volte l’energia che consuma.

Il risultato in bolletta è una riduzione dell’84% dei consumi e di ben 120 tonnellate di CO2 risparmiate nell’arco di 20 anni.

Naturalmente la Med in Italy è un punto di arrivo, si spera ora che questo sia solo un inizio, e che la ricerca trovi un degno sostegno nel più articolato e complesso campo dell’edilizia abitativa nazionale e di quanto gravita attorno ad essa.

comments powered by Disqus