Visto dall'architetto

Detrazione fiscale del 50% per gli arredi

La detrazione fiscale del 50% delle spese per la ristrutturazione degli immobili è prorogata di sei mesi, fino al 31 dicembre 2013; confermato il tetto massimo di spesa di 96.000 euro e la ripartizione in dieci rate annuali.

La detrazione fiscale del 50% delle spese per la ristrutturazione degli immobili è prorogata di sei mesi, fino al 31 dicembre 2013; confermato il tetto massimo di spesa di 96.000 euro e la ripartizione in dieci rate annuali.

Ma l’altra novità, introdotta dal Decreto Legge per le misure energetiche nell’edilizia, approvato dal Governo, è il ‘bonus mobili’: tra le spese detraibili potranno essere inserite anche quelle per l’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’immobile ristrutturato, fino ad un massimo complessivo di spesa di 10.000 euro.

Possono usufruire della detrazione del 50% per i mobili tutti coloro che hanno avviato una ristrutturazione a partire dal 26 giugno 2012, cioè dalla data di entrata in vigore del Dl 83/2012 che ha innalzato dal 36% al 50% la detrazione per le ristrutturazioni. La scadenza per il bonus mobili è fissata al 31 dicembre 2013.

Anche la detrazione delle spese per i mobili sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e, per usufruirne, occorrerà che i mobili acquistati siano destinati ad arredare l'immobile oggetto della ristrutturazione.

La procedura per la detrazione sarà la stessa: occorrerà effettuare i pagamenti con bonifico e conservare la documentazione.

In un primo momento si era parlato di 'arredi fissi', facendo pensare a mobili su misura, ma il testo del decreto che circola fa riferimento a "mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione', senza ulteriori specificazioni e senza riferimenti agli elettrodomestici (compresi invece nel bonus del 2009.

Si tratta di un importante traguardo in quanto per la prima volta è stato inserito l’ arredo senza alcuna limitazione (e non singole categorie merceologiche come avvenuto in passato).

Da una prima stima tale defiscalizzazione comporterà un recupero di spesa al consumo di quasi 1,8 miliardi di euro nel 2013, il consumo nazionale del macro-sistema arredamento dovrebbe assestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente (+0,4%) evitando così di subire la prevista perdita del 10,2%.

Non solo. Grazie alla stabilità del mercato nazionale e alla crescita delle esportazioni il settore italiano della produzione nel 2013 potrà aspirare a recuperare un significativo +2,9% del fatturato rispetto al 2012, tamponando un’emorragia che da cinque anni sta mettendo a dura prova uno dei settori più importanti del made in Italy.

Tale recupero da prime analisi consentirà di salvaguardare circa 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese

E’ anche vero che rispetto all’agevolazione del 2009 quella di oggi prevede una tipologia di spese ammesse più ristretta (solo per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, e non anche per l’acquisto di elettrodomestici A+, apparecchi televisivi e computer).

Inoltre, mentre nel 2009 si specificava che la detrazione era riconosciuta a fronte delle spese documentate i cui pagamenti erano effettuati con le stesse modalità previste per le spese di ristrutturazione edilizia, il DL 63/2013 si limita a parlare, di “spese documentate”senza specificarne il senso.

In conclusione, occorrerà aspettare la conversione in legge del DL, che il Parlamento completerà entro il 4 agosto 2013, sperando che il nuovo testo di legge contenga indicazioni più precise su come usufruire della detrazione. Istruzioni sul bonus potrebbero arrivare anche dall’Agenzia delle Entrate, che in questi casi chiarisce i dubbi dei contribuenti.

Si tratta comunque di interessanti iniziative che incentivano all’acquisto e quindi ad uno sviluppo del mercato.

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