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Detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica

Ricapitoliamo le novità introdotte in tema di detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e le regole che invece restano invariate.

Ricapitoliamo le novità introdotte in tema di detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e le regole che invece restano invariate.

La detrazione fiscale delle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici passa dal 55% al 65% e viene prorogata, con tempi differenti per privati e condomìni.

I privati potranno usufruire della detrazione del 65% dal 1° luglio 2013 al 31 dicembre 2013.

I condomìni - per interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali, o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio - avranno tempo dal 1° luglio 2013 al 30 giugno 2014.

La detrazione del 65% è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Dalla detrazione del 65% sono escluse le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa potenza e le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Restano confermate le altre tipologie di interventi che accedono alla detrazione:- interventi di riqualificazione globale su edifici esistenti;- interventi sugli involucri degli edifici (strutture opache e infissi);- installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, con impianti dotati di caldaie a condensazione.

Come pure restano confermati i tetti massimi degli importi da portare in detrazione (100.000 euro per la riqualificazione energetica globale, 60.000 euro per interventi sull’involucro e pannelli solari, 30.000 per le caldaie a condensazione). L’aumento da 55% a 65% della percentuale di detrazione fa, di conseguenza, scendere il limite massimo del costo complessivo dell’intervento.

Esempio: per i pannelli solari, con la detrazione del 55% e il limite di importo detraibile fissato a 60.000 euro, l’intervento (per sfruttare al massimo l’agevolazione) non deve superare i 109.090,90 euro. Con la nuova detrazione del 65%, fermo restando a 60.000 euro il tetto massimo dell’importo detraibile, il costo complessivo (sempre per sfruttare al massimo l’agevolazione) non dovrà superare i 92.307,69 euro (cifra della quale 60.000 euro è il 65%).

Nulla cambia per gli edifici interessati dall’agevolazione: possono accedervi i fabbricati esistenti di tutte le categorie catastali (anche rurali) compresi quelli strumentali.

Nessuna modifica nemmeno per i beneficiari del bonus: le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni; i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali); le associazioni tra professionisti; gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

È obbligatorio pagare tutto con bonifico bancario o postale, indicando: la causale del versamento; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (professionista o impresa che ha effettuato i lavori).

Confermata anche la procedura per usufruire della detrazione. È necessario acquisire, in base all’intervento realizzato: L’asseverazione di un tecnico abilitato;. l’attestato di certificazione o di qualificazione energetica, ove richiesto; la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. Occorre poi trasmettere la documentazione all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quindi ricapitolando in maniera sintetica: accedere alla detrazione del 65 per cento dell’eco bonus 2013 è semplice: basta seguire queste semplici istruzioni. Prima di tutto, il soggetto incaricato dallo Stato per la raccolta della documentazione è l’Enea, che svolge anche un ruolo di assistenza online, per qualsiasi dubbio o domanda in merito.

Quindi i proprierari che hanno diritto al rimborso del 65 per cento per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica singole case o condomini possono rivolgersi all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

I proprietari, per accedere alla detrazione del 65 per cento devono incaricare un professionista abilitato alla progettazione di opere per ridurre le dispersione termiche, corredando i lavori da un’adeguata documentazione. Il cliente deve pagare il professionista e l’impresa esecutrice dei lavori con bonifico bancario o postale, tracciabile con la causale specifica, conservando tutte le fatture in merito per eventuali controlli fiscali. La documentazione deve essere inviata o fatta inviare in via telematica all’Enea.

Una volta andata a buon fine della richiesta, si inizierà a detrarre il 65 per cento delle imposte a carico del richiedente con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute le spese per i lavori di miglioramento delle prestazioni energetiche.

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