Visto dall'architetto

Made Expò

Si è appena concluso a Milano il grande Salone biennale dell’edilizia, dell’architettura e del design: 1.430 espositori in sei aree espositive: costruzioni e cantiere, involucro e serramenti, interni e finiture, energia e impianti, software e hardware, città e paesaggio. Oltre 200 eventi fra iniziative, workshop e convegni.

Si è appena concluso a Milano il grande Salone biennale dell'edilizia, dell'architettura e del design: 1.430 espositori in sei aree espositive: costruzioni e cantiere, involucro e serramenti, interni e finiture, energia e impianti, software e hardware, città e paesaggio. Oltre 200 eventi fra iniziative, workshop e convegni.

Al Made expò si sono evidenziati anche e si sono analizzati problemi e aspetti economici relativi al settore dell’edilizia. Durante i primi incontri di pre-fiera si è evidenziato che gli effetti positivi degli incentivi attenuano la negativa valutazione sull'andamento degli investimenti in costruzioni nel 2013. Secondo i dati Ance, a mitigare il calo dei livelli produttivi nel 2013 contribuiscono le ricadute positive derivanti dal pagamento alle imprese di una parte dei debiti pregressi da parte della pubblica amministrazione. Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo rappresentano nel 2013 il 37,3% degli investimenti in costruzioni e sono l'unico comparto a mostrare un aumento dei livelli produttivi. La crescita stimata dovrebbe essere infatti del 5,3% in termini monetari e del 3,2% per le quantità prodotte, producendo un aumento stimato di circa 2,4 miliardi di euro.

Tutto il mondo delle costruzioni è stato al centro del salone che ha affrontato temi cruciali come la riqualificazione urbana, la tutela e manutenzione del territorio e delle infrastrutture, la sicurezza degli edifici e dei cantieri e il risparmio energetico toccando una fitta rete di elementi tutti fondamentali per il rilancio del Paese.

MADE expo è stato il punto di incontro privilegiato tra aziende, progettisti, imprese di costruzione, serramentisti, rivenditori e operatori del settore.È stato un contesto altamente qualificato per:
- nuove occasioni di business in Italia e all’estero- un intenso dialogo con le istituzioni e le principali realtà del settore- il rilancio del mondo del progetto, dell’edilizia e dei materiali.

Durante la rassegna erano previsti oltre 200 eventi, iniziative, workshop e convegni, tante opportunità di relazione e di aggiornamento per ogni operatore che voglia essere protagonista di un sistema delle costruzioni, che sta cambiando per vincere la crisi e rendere sostenibili ed efficienti gli spazi abitativi del futuro. Made expo ha proposto anche numerosi servizi dedicati agli operatori del settore, tra cui il Made QR Product info, un servizio gratuito tecnologico tramite il quale le aziende espositrici possono caricare sul sito di madeexpo.it il materiale informativo di ogni prodotto in formato digitale e generare un codice identificativo da stampare ed esporre accanto al prodotto in fiera. I visitatori, così,hanno potuto acquisire tutte le informazioni digitali su quel prodotto semplicemente inquadrando con smartphone o tablet il relativo codice.

Ma al di là delle particolarità di quest’anno, Made Expò, come lo è il Saie a Bologna, è una fiera che punta sulla speranza. E’ questa la parola d’ordine che emerge dall’edizione 2013 di Made Expo.

Si auspica che in futuro la politica incentivi l’ambito dell’edilizia perché l’edilizia è sempre stato un elemento trainante per l’economia del Paese.

Mentre la politica romana si perde nelle questioni personali di Silvio Berlusconi, nel problema congresso per il Pd e nella voglia di far saltare il banco da parte del Movimento Cinque Stelle, esiste un paese reale che cerca a tutti i costi di fare business. I prodotti ci sono, la volontà d’innovare pure, gli investitori anche. A dimostrarlo le innumerevoli esposizioni, i workshop e gli incontri previsti. C’è la voglia di fare business, ed allora ci si chiede quale sia il problema vero del nostro Paese e quale sia il meccanismo che scatena la crisi. Del resto, la ripresa è possibile, e nel frequentare questa Fiera si capisce che se fosse garantita la possibilità d’investire, il Paese avrebbe una spinta propulsiva forse mai vista.

Made Expò è quindi, tra le varie cose, anche un’importante occasione per dare una spallata all’inerzia e all’immobilismo che si evidenzia nel settore dell’edilizia, ma è necessario che ci sia un interesse pubblico anche da parte dello Stato per prendere sul serio la necessità di incentivare questo settore; altrimenti nessun Made Expò o Saie o altre manifestazioni di carattere ed importanza internazionale riusciranno, da sole, a risolvere la crisi di questo settore pur incentivandolo in maniera moderna e puntuale.

comments powered by Disqus