Visto dall'architetto

Il Nuovo Ingresso dell’Ospedale Careggi

Il Nuovo Ingresso Careggi, parzialmente inaugurato due anni fa e non ancora del tutto ultimato è una grande opera di architettura contemporanea ma non solo, è soprattutto il simbolo dell’ ospedale che rinasce su sé stesso e sulla sua storia, nell’area dove Firenze e la Toscana identificano da sempre uno dei più rappresentativi luoghi di cura e formazione universitaria.

Il Nuovo Ingresso Careggi, parzialmente inaugurato due anni fa e non ancora del tutto ultimato è una grande opera di architettura contemporanea ma non solo, è soprattutto il simbolo dell’ ospedale che rinasce su sé stesso e sulla sua storia, nell’area dove Firenze e la Toscana identificano da sempre uno dei più rappresentativi luoghi di cura e formazione universitaria.

Vetro, acciaio, legno e cemento sono i materiali che compongono il grande loggiato che si apre su Largo Brambilla: è un luogo di passaggio ma anche di incontro, di contatto fra l’ospedale e la città che ben rappresenta il senso di quella cultura dell’assistenza e dell’accoglienza che si sta radicando sempre di più come caratteristica distintiva del modello sanitario toscano.

A Careggi ci sono circa 24.000 persone che entrano ed escono ogni giorno in un’area di 78 ettari dove sorgono 40 edifici, di cui oltre la metà sono coinvolti in cantieri, con mutamenti di spazi, percorsi, riferimenti. È essenziale dunque che funzioni una struttura di orientamento, per condurre gli utenti.

Fra gli elementi simbolici, a testimonianza della volontà di cambiare il rapporto con la città, è l’abbattimento del vecchio muro di cinta che separava e chiudeva l’accesso all’area sanitaria dal mondo esterno. Il progetto è informato da una chiara volontà ordinatrice: un vero e proprio “pezzo di città”, ispirato agli aspetti formali e tipologici che costituiscono la cifra distintiva della struttura urbana di Firenze.

Il complesso, costituito da quattro volumi, accoglie gli Uffici amministrativi e sanitari dell’Azienda, l’Università, la hall d’ingresso e il parcheggio. La grande copertura sovrasta, in tutto o in parte, i diversi edifici rendendoli un solo organismo. Essa si presenta come un unico grande loggiato a scala urbana, un “segnale” capace di rapportarsi e imporsi alle eterogenee volumetrie.

Al piano seminterrato aprirà presto una grande galleria commerciale. La selezione, tramite gara, è stata già effettuata: nascerà una società mista publico-privata con maggioranza detenuta da Careggi. Si venderà di tutto, a patto che venga rispettato il codice etico che mette al bando i prodotti che nuocciono alla salute. Presto saranno riuniti all’interno della struttura, altri servizi disseminati nell’area ospedaliera, come lo sportello dei mediatori culturali, le sedi delle associazioni onlus, il servizio di costumer satisfaction (per misurare il gradimento degli utenti), uno spazio per bambini (che potranno essere lasciati in custodia agli educatori professionisti al kindergarten mentre i genitori sono impegnati all’interno dell’ospedale), un angolo per l’allattamento al seno e un ufficio internet free, dove i pazienti potranno liberamente connettersi alla rete.

La piazza pedonale, con la grande copertura sorretta da esili colonne in acciaio e la hall, completamente vetrata, costituiscono quindi il cuore dell’intero complesso e rappresentano il superamento dell’ospedale inteso come luogo chiuso, quasi ostile. Il Nuovo Ingresso non è semplicemente una porta di accesso, è un luogo di passaggio, ma anche di incontro, un luogo rappresentativo della complessità della più grande azienda ospedaliero universitaria dell’Italia centrale: una nuova“piazza”, una nuova loggia per Firenze. Una piazza coperta, nella grande tradizione urbana delle logge fiorentine.

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