Attentati a Parigi in Novembre 2015
L'orrore assedia la Francia con un attacco terroristico a Parigi senza precedenti in Europa, con un drammatico bilancio di morti e feriti.
L'Isis ( ora Is) ha rivendicato ufficialmente gli attacchi di Parigi: ''E' la capitale dell'abominio e della perversione''. E arrivano nuove minacce degli jihadisti, che hanno pubblicato un video, senza data, in cui fanno sapere alla Francia: "Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti".
Dopo che la rivista ufficiale dell'Isis in francese, Dabiq, si era assunta nella notte la paternità del massacro, evocando una "vendetta per i raid in Siria", e un successivo video di minacce, gli jihadisti dello Stato islamico hanno diffuso un comunicato ufficiale ed un audio per rivendicare gli attacchi e lanciare nuovi anatemi. Parigi è stata presa di mira perché "capitale dell'abominio e della perversione". "E' solo l'inizio della tempesta": la Francia, e chi la sostiene, "rimarrà tra gli obiettivi principali" dell'Isis e "continuerà a sentire l'odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta ed essersi vantata di combattere l'Islam". Sono 8 in tutto i terroristi morti nei diversi luoghi degli attacchi, di cui 6 si sono fati esplodere.
Parigi ripiomba nel terrore. Un attacco al Bataclan, sala per concerti nell'XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo. Colpi di kalashnikov in un ristorante ed in un bar del X arrondissement. Granate attorno allo Stade de France, alla periferia della capitale francese, dove era in corso l'amichevole Francia-Germania. Spari a Beaumarchais ed in altre due strade. In azione anche due attentatori suicidi. Un'offensiva terroristica che colpisce al cuore della Francia, la seconda in meno di un anno, di fronte alla quale il presidente François Hollande annuncia lo stato d'emergenza ed il ripristino dei controlli alle frontiere, oltre alla mobilitazione di 1.500 militari a Parigi. Quali le ragioni per cui l’Isis ha colpito proprio la Francia? La prima è geopolitica. La Francia è uno dei due Paesi europei, con la Gran Bretagna, che ha deciso di contribuire ai bombardamenti delle postazioni dell'Isis in Iraq. E non può essere un caso, secondo la polizia, che il video di minacce sia apparso proprio nel giorno in cui il Parlamento francese ha dato il via libero all'invio di sei Mirage per unirsi ai 170 caccia americani che da mesi stanno già sorvolando e bombardando la zona dell'Iraq controllata dai miliziani islamici.
E in Italia? Allerta su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione su Roma e Milano, misure di sicurezza innalzate ai massimi livelli, contatti costanti con le autorità francesi e i servizi d'intelligence alleati per condividere le informazioni sull'attacco: gli attentati di Parigi hanno fatto scattare immediatamente anche in Italia i piani di sicurezza previsti in caso di allarme rosso.