Visto dall'architetto

Artefiera Bologna 2017

 

Arte Fiera Bologna 2017

Arte Fiera, la fiera d’arte moderna e contemporanea che si svolge ogni anno a Bologna nel mese di gennaio, nasce nel 1974 subito dopo le fiere internazionali di Colonia e Basilea. Negli anni è diventata appuntamento tra i più importanti della scena artistica internazionale.

Giunta quest’anno alla sua 41esima edizione, la direzione artistica è stata affidata ad Angela Vettese e si è vestita di una versione rinnovata, confermando comunque la propria identità di fiera d'arte italiana maggiormente consolidata e ricca di storia.  Quest’anno le date sono state dal 27 al 30 gennaio 2017. La più longeva kermesse di arte moderna e contemporanea d’Italia ha portato nei padiglioni di Bologna Fiere numerose novità.

C’è stata anche un’ampia affluenza di persone nel centro della città per festeggiare la White night di Arte Fiera, un appuntamento che richiama annualmente a Bologna sempre più turisti e che invita i bolognesi a godersi tantissimi appuntamenti. Musei,negozi, luoghi pubblici e privati spesso non fruibili restano aperti fino a tarda notte ,permettendo ai visitatori di girare tra cocktail e installazioni. E poi l'arte emergente di Set Up nell'Autostazione delle corriere, che tutti gli anni attira sempre più visitatori fino a essere diventato un punto di riferimento.

La White night è certamente l’evento clou di Arte Fiera, ma tanti sono statigli eventi programmati.

Tra le opere da vedere ci sono state :

Nicola Bolla Let the Music Play-galleria Umberto Benappi

(noto per le sue installazioni e sculture di grande formato, basate sull’uso sistematico di cristalli Swarovski e di carte da gioco),

Davide D’Elia Antivegetativa al Bibo’s Place

( tele trovate nei mercatini a cui viene restituita nuova vita attraverso un intervento con vernice antivegetativa,  con un nuovo significato e un viaggio lungo verso il futuro all’opera dimenticata),

Santiago Sierra L’abbeveratoio alla Prometeo Gallery

(vengono studiate le simbologie quali quella della svastica, forma che dal Paleolitico sino all’epoca moderna ha avuto una connotazione ben augurale e che ha subìto nella storia contemporanea un’inversione simbolica),

Nicus Lucà Suicide N.Y. alla galleria Davide Paludetto

(centinaia di spilli conficcati da dietro la tela estraggono la quintessenza di ogni dipinto e producono una terza dimensione),

Francesco De Molfetta Roarrr Nald alla Demo Pop Circus:

(un tendone di un circo dentro Arte Fiera. Anzi, circo devoto al pop, pieno di colore e brillantezza portati addosso da sculture, di Demo, Francesco De Molfetta, artista attento, meticoloso),

Fabio Giampietro Hyper Planes of Simultanity, the Downward, alla Fabbrica Eos ( un' esperienza tridimensionale dentro all’opera di Giampietro, che in quel momento diventa una second life su cui imparare codici e significati),

Brian Eno Clearing alla galleria Paul Stolper

(inventore della musica d’ambiente,ma anche parte dei Roxy Music a inizio anni Settanta, Brian Eno riflette la sua concezione sonora anche nell’arte. Ha prodotto un’installazione di pezzi luminosi, ognuno dei quali passa attraverso un’ infinita combinazione di paesaggi coloristici  che si autogenerano utilizzando una serie di led intrecciati, ognuno dei quali è accompagnato da una esclusiva composizione musicale),

Fabio Viale Venus alla galleria Poggiali

( la Venere, di ellenistica memoria, portata alla contemporaneità ha la pelle tatuata. La ricerca di Viale sta nel trovare ogni volta nuove forme nella materia – in particolare il marmo di Carrara – che si lascia modellare ed esplorare per costruire nuove realtà dotate di leggerezza e armonia cui si associa un elemento legato all’innovazione),

Omar Hassan Mixed Media alla galleria ContiniArtUk

(conosciuto come l’artista che dipinge prendendo a pugni le tele coi guantoni intinti nei colori acrilici o che spruzza dei tondini per poi farli gocciolare, facendo così emergere un fiume di colore),

Fabrizio Dusi Bla Bla, galleria Flora Bigai

(una metafora al neon del mondo dell’arte di questo artista che già con altre opere in ceramica ha affrontato il tema delle parole al vento o della mancanza di dialogo)

Interessante anche la mostra “Viva l’Italia” di Mark Nash al Museo civico archeologico in via De' Musei 8.

E’ stato possibile visitare gratuitamente allo Spazio Testoni in via D’Azeglio 50 la mostra “De Visu” di Massimiliano Galliani e la mostra di Urs Lüthi  "Art is the Better Life" alla OTTO Gallery di via D'Azeglio 55. 

Al Museo ebraico, fino al 26 febbraio è esposta l'opera "Le Lacrime di Dio" di Ariela Böhm di fede ebraica, Elvis Spadoni cristiano e il Sukun Ensemble di credo islamico.

Per chi ha avuto voglia di spingersi fuori porta, in mezzo al verde, nella bellissima Villa delle Rose nell'omonimo parco di via Saragozza, era presente la mostra curata da Uliana Zanetti e Barbara Secci che celebrava il centenario della donazione di Villa delle Rose al Comune da parte della contessa Nerina Armandi Avogli  a cui è intitolata la scuola elementare adiacente al parco.

Per i più golosi, invece, vi era anche il tour di Sweet Bologna, il contest culinario che vuole portare in giro per il mondo le innovazioni della pasticceria bolognese.

Sempre degno di una visita  il Museo per la Memoria di Ustica con l'installazione permanente “A proposito di Ustica”, realizzata da Chrisitan Boltanski per non dimenticare le 81 vittime della strage ancora misteriosa attraverso altrettante luci che dal soffitto del museo si accendono e si spengono al ritmo di un respiro.

La grandissima affluenza che ha caratterizzato Arte Fiera anche quest’anno denota un richiamo sempre forte da parte dell’Arte e del desiderio delle persone di trovare nuovi stimoli, curiosità, tendenze oltre che possibilità di incontrarsi ed interagire, dando la possibilità a tutti di trovare spazio ai propri gusti in un’amplissima gamma di scelta.

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna

http://www.fieredarte.com/

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