IL TRIO ECLETTICA, intervista alla Prof.sa Giulia Cerra, Primo violino.
Intervista alla Prof.sa Giulia Cerra,Primo violino. Responsabile del gruppo
Come nasce il Trio Eclettica?
“Il Trio Eclettica nasce nel 2012 dalla comune passione per la musica da camera presso il conservatorio di Parma, nella classe di Pierpaolo Maurizzi”.
Il vostro percorso di studi?
“Abbiamo studiato presso la Scuola Superiore del Trio di Trieste, che è stata per noi come una casa per due anni, e dobbiamo la nostra formazione cameristica al leggendario Maestro Renato Zanettovich, che ci ha seguite per un anno intero, e le sue lezioni e le sue parole sono per noi indimenticabili.
Altra figura importantissima per la nostra formazione è Susan Tomes, pianista e musicista straordinaria, che ci ha anche invitate a Londra per una masterclass e un concerto nel 2014.
Ci siamo esibite in concerti in Italia e all'estero, a Londra, Vienna, Milano, Trieste...
Da poco si è unita a noi Livia Rotondi, la nostra nuova violoncellista; lei arriva da anni di attività con altri trii e formazioni cameristiche, ed è stato subito naturale suonare insieme, vista la comune passione per la musica da camera e l'amore per il Trio in particolare”.
Il vostro prossimo concerto?
“Sarà il 23 marzo a Bologna, organizzato dall'Associazione Conoscere la Musica presso Santa Cristina.
E' per noi una bellissima sfida, essendo tutte e tre appassionate di musica contemporanea: 3 nuovi Trii, di cui uno dedicato proprio al Trio Eclettica.
Questi tre trii hanno una genesi estremamente differentemente, che ci ha portate ad un approccio musicale e tecnico differente”.
Parliamo dei brani che suonerete..
“Il Trio di Patrizia Montanaro, Fantasia sul nome Bach, è figlio dell'avanguardia musicale italiana ed è dedicato a Bruno Bettinelli, Maestro della compositrice.
Abbiamo cercato di esaltare la complessa effettistica strumentale e gli echi di Bach, Berg, Debussy che la compositrice ha "nascosto" nel suo brano.
Il secondo brano, Corale, Variazioni e Fuga di Paolo Quilichini, è a noi dedicato.
È stata un'esperienza bellissima affrontare lo studio di un brano ideato e composto pensando a noi e alle nostre caratteristiche strumentali.
È un brano estremamente suggestivo; il canto nasce "in un tempo indefinito, un universo imprecisato, all'interno di una Cattedrale abbandonata", come ha scritto il compositore stesso.
È un brano sinestetico, ricco di contrasti sonori e di grande impatto.
Il terzo brano, Cor meum verum terrae: il titolo mi ricorda un verso di una poesia di Pavese: "tu sei radice della tua terra: noi siamo figli della nostra terra".
Abbiamo percepito una componente mistica, panteistica, nella sua composizione, e abbiamo cercato di esaltare questo aspetto.
Come si può vedere sono tre composizioni estremamente differenti.
La seconda parte del concerto invece sarà dedicata al Trio di Ravel, un brano meraviglioso.
Composto nel 1914, quindi alla vigilia dello scoppio del primo conflitto mondiale, il Trio spicca per la sua calibrata e quasi geometrica costruzione musicale, per la varietà delle linee armoniche e per l' inventiva melodica, frutto di commistione tra elementi folcloristici e fantasia creativa del compositore”.
Il Trio Eclettica è un Trio tutto al femminile
“Sì, e i brani scelti rispecchiano, nella loro diversità, la nostra passione e le nostre inclinazioni”.