Rischio chimico fisico e biologico in ospedale
Abstract
L’ospedale, quale espressione più alta della tecnologia e delle scienze sanitarie moderne, concentra in un unico ambiente confinato numerosi fattori rischio : pazienti malati e portatori, farmaci e prodotti di sintesi chimica, impianti complessi e ramificati, attrezzature sanitarie ed elettromedicali. Sui pazienti si applicano tecniche tanto invasive quanto sofisticate, agli operatori vengono date indicazioni per la sicurezza, ma tutto ciò si articola in un ambiente che funziona 365 l’anno ed è attraversato ogni giorno da centinaia di visitatori.
La tutela della salute dei lavoratori rientra tra i numerosi compiti che la norma attribuisce al Direttore Generale. Lo scopo di questo testo è di conseguire un più alto grado di uniformità nelle attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi occupazionali in ambito ospedaliero e nelle aziende sanitarie, per migliorare qualità, efficacia e “buona pratica”, indicando percorsi il più possibile chiari e definiti nel rispetto delle risorse disponibili e nell’applicazione delle norme vigenti ed in particolare del Decreto Legislativo n. 81/2008 s.m.i., in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le presenti linee di indirizzo rappresentano un insieme di supporti informativi, indicazioni e suggerimenti, nati dalla pratica, sperimentati sul campo ed elaborati da un gruppo di tecnici appassionati della materia. Si rivolgono agli operatori della prevenzione nel settore sanitario e principalmente a medici competenti, datori di lavoro e dirigenti coinvolti negli obblighi di tutela della salute dei lavoratori, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Ma non sono meno interessati dalle presenti indicazioni i Direttori di Unità Operativa Complessa e i Direttori di Dipartimento, i Coordinatori, che a seconda della organizzazione aziendale suppliscono e coadiuvano il Direttore Generale nelle sue funzioni di governo.
L’auspicio è inoltre quello che di questi argomenti si possa fare momento di condivisione tra tecnici ed operatori del settore e che la pratica possa portare ad una riduzione complessiva degli eventi avversi, come infortuni e malattie professionali, nel loro complesso.