Visto dall'architetto

FRANCESCO GRANATA SVELA I SEGRETI DEL CARNAVAL DI SCHUMANN

Il ventenne pianista milanese Francesco Granata, vincitore nel 2017 delPremio Venezia, torna sotto le due torri per un recital in Sala MozartOGGI giovedì 11 aprile alle 21, con musiche di Chopin, Clara Wieck eRobert Schumann.

Comunicato stampa

Il ventenne pianista milanese Francesco Granata, vincitore nel 2017 del
Premio Venezia, torna sotto le due torri per un recital in Sala Mozart
OGGI giovedì 11 aprile alle 21, con musiche di Chopin, Clara Wieck e
Robert Schumann.
BOLOGNA, 11 aprile
2019 – Ha vent’anni, ha vinto numerosi concorsi ed è già considerato
dalla critica come uno dei Pollini del domani: stiamo parlando del
milanese Francesco Granata,
diplomato con Alfonso Chielli, ora in forza all’Accademia di Santa
Cecilia dove studia con Benedetto Lupo. Trionfatore nel 2017 al Gran
Teatro La Fenice quale vincitore assoluto del prestigioso Premio
Venezia, sarà lui il protagonista del settimo appuntamento di Conoscere
La Musica “Mario Pellegrini” in programma DOMANI giovedì
11 aprile alla Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica con inizio alle
21. Granata torna a suonare in recital sotto le Due Torri con un
nuovissimo programma che prevede l’esecuzione integrale dei Preludi di Chopin (op. 28 e 45), poi lo sconosciuto ai più Notturno n.
2 dalle Soirées Musicales op. 6 di Clara Wieck, vale a dire di colei
che è stata la più grande pianista-compositrice dell’Ottocento, moglie
di Robert Schumann e musa ispiratrice di Johannes Brahms, figura
leggendaria della musica di cui si celebra quest’anno il bicentenario
della nascita (1819-1896). Conclude il bellissimo programma il celebre Carnaval op.
9 di Robert Schumann, con sottotitolo “Scènes mignonnes sur quatre
notes” (Carnevale, piccole scene su quattro note) composto fra il 1834 e
il 1839 per la prima fidanzatina di Schumann, la giovane allieva di
pianoforte Ernestine von Fricken, originaria della cittadina di Asch in
Boemia. Sono proprio le quattro lettere della parola Asch a costituire
le famose quattro note (che nella notazione tedesca corrispondono alle
lettere dell’alfabeto) su cui è basato il formidabile polittico di  21
brani (o 22 se si eseguono “tremolando” minacciosamente le quattro note
“brevi” al centro del brano, come facevano Cortot e Rachmaninov nelle
loro leggendarie esecuzioni) che compongono questo immenso capolavoro
pianistico, di cui non sono ancora stati svelati tutti i reconditi
segreti interni. Il pubblico di Conoscere la Musica scoprirà dunque come
eseguirà Francesco Granata quelle famose note “brevi” arrivati
all’episodio “Sfingi”, cioè – come scrive Piero Rattalino - “le arcane
figure che danno all’iniziato, che le sa leggere musicalmente, la
spiegazione della struttura dell’opera, e che danno all’iniziatissimo,
che le sa leggere intimamente, la spiegazione sentimentale
dell’acrostico”. Un’opera molto amata e famosa il Carnaval di
Schumann, ancorché poco eseguita dai giovani pianisti, contenente
alcune delle più belle pagine del compositore, come Pierrot, Arlecchino,
Pantalone e Colombina, Coquette, Chiarina, Estrella e “Chopin”, quasi
fosse anche il polacco una maschera di Carnevale.
Al concerto, come a tutti quelli di Conoscere la Musica, tutti gli
allievi di Conservatorio, non solo di Bologna, previa segnalazione da
parte dei loro docenti possono accedere gratuitamente. Inoltre
ricordiamo che Conoscere
la Musica ha stipulato un accordo con Tper per l'utilizzo del servizio
di car sharing a flusso libero CORRENTE. I soci e gli abbonati ai
concerti potranno
muoversi negli spazi cittadini (ZTL) con auto elettriche ecologiche e, a
fronte dell'utilizzo di veicoli elettrici di CORRENTE per raggiungere
le sedi dei concerti a Bologna, otterranno dall'Associazione un voucher
di valore equivalente alla corsa. Basterà visitare il sito di CORRENTEhttps://corrente.bo.it/ per scaricare la applicazione sui propri telefonini.

La stagione di “Conoscere la Musica” proseguirà mercoledì 29 maggio alle
21 presso l’Unipol Auditoriun in via Stalingrado 37, con il recital
straordinario del pianista salentino Roberto Cappello, già vincitore del Premio Busoni nel 1976, con musiche di Tchaikvosky (Le Stagioni op.37a) e Albéniz (Suite Spagnola op. 47).

Per l’ufficio stampa
Alberto Spano

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