GIOVEDì BRAHMS AL DIGITAL HUB
COMUNICATO STAMPA
Terzo Piano Quartet op. 60 di Brahms al centro del terzo concerto dei “Go Bassi Concerts” all’Auditorium Net Service Digital Hub di via Ugo Bassi 7, giovedì 28 novembre ore 21. Scritto da un Brahms sull’orlo del suicidio per il tormentato amore con Clara Schumann Giunge così al suo terzo appuntamento il minifestival dedicato ai Quartetti con piano di Brahms e Schumann ideato da Giuseppe Fausto Modugno all’Auditorium Net Service Digital Hub di via Ugo Bassi 7 per “Conoscere la Musica” (serie ‘Go Bassi Concerts): dopo l’ascolto dei primi due quartetti brahmsiani, ecco il terzo e ultimo Quartetto in do minore per pianoforte e archi op. 60, in programma giovedì 28 novembre 2019 alle ore 21, eseguito dallo stesso Modugno alla tastiera, Alberto Bologni al violino, Marina Molaro alla viola e Mauro Valli al violoncello.
Quattro musicisti noti internazionalmente, tutti docenti di conservatorio, e tutti dediti alla musica da camera. Sarà lo stesso Giuseppe Fausto Modugno, apprezzato divulgatore musicale, a introdurre il concerto, servendosi dei mezzi tecnologici più raffinati (schermi digitali, diffusori acustici, video, etc.) di cui è ampiamente dotato il Digital Hub di via Ugo Bassi.
Nel descrivere il terzo Quartetto op. 60, Modugno non potrà mancare di fare riferimento al tormentato rapporto artistico-sentimentale intercorso fra il 1852 e il 1856 fra Johannes Brahms e Clara Wieck, al tempo della malattia mentale del marito di lei e grande mentore di Brahms, Robert Schumann. Un rapporto d’amore forse mai completamente vissuto fra i due musicisti, che è certamente alla base della composizione di questa struggente pagina romantica, in particolare del primo movimento (Allegro non troppo), intriso di slanci vitali alternati a sprazzi di cupo pessimismo, per il quale Brahms così ebbe a esprimersi: “Immagina un uomo cui non resta altra scelta che spararsi a morte”.
Integra il concerto il raro Scherzo in do minore per violino e pianoforte WoO2 di Brahms, interpretato dal violinista Alberto Bologni, già allievo di Sandro Materassi e di Ilya Grubert, con Giusepe Fausto Modugno al pianoforte a coda Brodmann di cui è dotato il Digital Hub, di fabbricazione viennese.
Il “Piano Quartet Festival” si concluderà giovedì 5 dicembre sempre alle 21 con l’esecuzione del celeberrimo Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann, eseguito da un quartetto d’eccezione formato da Angioletta Iannucci Cecchi al violino, Elena Faccani alla viola, Maria Cristina Mazza al violoncello e Olaf Johnn Laneri al pianoforte.
Per l’ufficio stampa
Alberto Spano