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INNAMORARSI CON SCHUMANN – giovedì 5 dicembre 2019

in Musica

COMUNICATO STAMPA

INNAMORARSI CON SCHUMANN

Giunge al suo quarto e ultimo appuntamento il minifestival dedicato all’integrale dei Quartetti con pianoforte di Brahms e Schumann ideata da Giuseppe Fausto Modugno all’Auditorium Net Service Digital Hub di via Ugo Bassi 7 per “Conoscere la Musica” (serie ‘Go Bassi Concerts). Dopo l’ascolto dei tre quartetti brahmsiani, ecco l’unico Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann, un assoluto capolavoro risalente all’anno 1842, in programma domani giovedì 5 dicembre 2019 alle ore 21, eseguito da un eccellente trio d’archi nato in seno all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” e formato da Angioletta Iannucci Cecchi (violino), Elena Faccani (viola) e Cristina Mazza (violoncello), per l’occasione capitanate dal noto pianista italo svedese Olaf John Laneri. Il quale a soli 23 anni si impose nel 1998 come irreprensibile virtuoso al 50° Concorso Ferruccio Busoni di Bolzano, ma che è anche un appassionato cultore di musica cameristica. Sotto la sua raffinata concertazione c’è da attendersi un’esecuzione di grande rilievo di questo immenso capolavoro della musica romantica, il Quartetto op. 47, divenuto molto popolare anche in virtù di un commovente movimento lento, l’Andante cantabile, contraddistinto da un eccezionale afflato lirico che fa innamorare di sé anche l’ascoltatore più distratto, tanto da diventare uno dei brani più eseguiti nei paesi di lingua anglosassone sia in sala di concerto che nelle esecuzioni private. È decisamente più raro ascoltarlo in Italia, soprattutto per la sua estrema difficoltà che mette a dura prova le capacità strumentali degli esecutori, in primis quelle del pianista.
In apertura di concerto la talentuosa violinista Angioletta Iannucci Cecchi (già allieva di Dora Schwarzberg) eseguirà, sempre di Schumann, la Sonata per violino e pianoforte in la minore op. 105, un’opera della maturità risalente al 1851, in duo con Olaf John Laneri.
Sarà ancora una volta lo stesso Giuseppe Fausto Modugno, apprezzato pianista e divulgatore musicale, a introdurre il concerto, servendosi dei mezzi tecnologici più raffinati (schermi digitali, diffusori acustici, video, etc.) di cui è ampiamente dotato il Digital Hub di via Ugo Bassi.

Per l’ufficio stampa
Alberto Spano

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