Arte Fiera 2020: la 44ma edizione
Per il secondo anno Arte Fiera, evento di spicco a Bologna, ha avuto la direzione artistica di Simone Menegoi, proseguendo il suo percorso all’insegna dell’innovazione negli schemi espositivi e della qualità delle proposte.
Alla sezione principale (main section) si sono affiancate tre sezioni su invito.
Erano presenti 155 gallerie tra italiane e straniere, per un totale di 345 artisti, divise in 4 sezioni: la MainSection (108 gallerie), Fotografie e immagini in movimento (20 gallerie), e le nuovissime sezioni Focus (8 gallerie) e Pittura XXI (19 gallerie).
Queste ultime due sono state di fatto l’assoluta novità per Arte Fiera 2020: Focus, a cura di Laura Cherubini, ha preso in esame le ricerche artistiche della prima metà del XX secolo e del secondo dopoguerra con un taglio differente ogni anno e Pittura XXI, a cura di Davide Ferri, è stata la prima sezione di una fiera, in Italia o all’estero, dedicata interamente alla pittura contemporanea.
Per la prima volta una fiera ha puntato la sua attenzione sul linguaggio oggi più dibattuto dell’arte contemporanea, ovvero la pittura, con l’obiettivo di offrire un panorama delle sue figure emergenti a livello nazionale e internazionale.
A sottolineare il forte interesse registrato da questa nuova sezione si segnalano significative partecipazioni di gallerie straniere, come Bernhard Knaus di Francoforte e Arcade di Londra.
Un’altra interessante sezione è stata “Fotografia e immagini in movimento” che, arrivata alla sua seconda edizione, ha mostrato una vetrina dedicata a video e fotografia, ovvero i media che maggiormente definiscono il nostro orizzonte visivo quotidiano, in stretto dialogo con gli altri linguaggi dell’arte contemporanea.
È stato riconfermato il modello innovativo avviato lo scorso anno, dettato dalla cura per la qualità e la coerenza degli stand, e promosso tanto dai galleristi quanto dai collezionisti.
Anche quest’anno le gallerie sono state invitate a presentare un numero limitato di artisti: fino a tre, per gli stand di medie dimensioni, e a sei per i più grandi.
Inoltre, come nell’edizione 2019, una percentuale significativa di gallerie ha presentato un unico artista, rispondendo alla sollecitazione della Fiera in tal senso.
Tra gli espositori si sono ritrovati, fra gli altri, la Galleria d’arte Maggiore di Bologna, con maestri del Novecento, Francesco Pantaleone che è arrivato da Palermo con dei bei lavori di Stefano Arienti, Eva Marisaldi, Liliana Moro, e anche Ex Elettrofonica. L’ altro polo da esplorare è stato quello delle fotografie, con gli scatti dell’architetto Gianni Pettena o l’allestimento site-specific della galleria Metronom che ha affidato alla coppia Christto & Andrew il progetto “ Encrypted Purgatory” incentrato su un tempo sospeso e paradossale, partendo dall’analisi del Paese in cui lavora.
Il pubblico è stato accolto all’ingresso dalle grandi sculture aeree di Eva Marisaldi, raffiguranti animali volanti rivestiti di drappi. Al padiglione 15 è stata allestita la mostra “ L’opera aperta” che raccoglieva opere provenienti dalle collezioni pubbliche e private della regione.
Molto interessante anche il panorama di mostre allestite fuori dalla fiera come, per esempio, quella presente nella sede di Cotabo, con opere di Andrea Poggipollini, Donatella Schillirò, Gian Luca Perrone, le riprese video di Julio Vazquez e il concerto di Federico Poggipollini.
Secondo i primi dati emersi sembra che l’afflusso ad Artefiera 2020 sia stato ancora migliore di quello già ottimo dell’anno scorso con un incremento del 5% confermando la consapevolezza che anche in periodi non troppo illuminati in cui la società spesso non ritrova punti fermi e certezze, l’arte è sempre e comunque perseguita, accolta, ricercata e promossa.
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