Visto dall'architetto

Il raduno delle Lamborghini a Bologna

Ci sono delle manifestazioni uniche nel loro genere che offrono la possibilità di far vivere le città in maniera completamente diversa. Sono iniziative che collaborano a rendere le città estremamente vive e dinamiche. E’ quello che è successo a Bologna col raduno delle Lamborghini. Venerdì 10 e sabato 11 maggio c’è stata una vera e propria invasione: 350 Lamborghini da tutto il mondo hanno sfoggiato tutta la loro bellezza e unicità in piazza Maggiore, piazza Galvani e piazza Minghetti, trasformando il centro storico in un eccezionale insieme di colori e di momenti di festa.

Ci sono delle manifestazioni uniche nel loro genere che offrono la possibilità di far vivere le città in maniera completamente diversa. Sono iniziative che collaborano a rendere le città estremamente vive e dinamiche. E’ quello che è successo a Bologna col raduno delle Lamborghini.  Venerdì 10 e sabato 11 maggio c’è stata una vera e propria invasione: 350 Lamborghini da tutto il mondo hanno sfoggiato tutta la loro bellezza e unicità  in piazza Maggiore, piazza Galvani e piazza Minghetti, trasformando il centro storico in un eccezionale insieme di colori e di momenti di festa.

Il  9 maggio 2013 - La ‘carovana’ delle supercar è arrivata a Bologna. Le Lamborghini partite da Milano per festeggiare, ovviamente ‘on the road’, il 50esimo anniversario della casa di Sant’Agata Bolognese sono arrivate sotto le Due torri e si sono fatte ammirare in piazza Maggiore, piazza Galvani e piazza Minghetti fino alle 15 di sabato 11, quando sono ripartite alla volta di Sant’Agata Bolognese per il gran finale nella storica fabbrica.

E’ stata una vera e propria invasione, ma assolutamente ben gestita ed organizzata: 350 Lamborghini da tutto il mondo. Quattro su dieci erano auto storiche, 29 erano i Paesi rappresentati, dal Canada alla Nuova Zelanda. Sono partite da Milano e hanno costituito il piu’ grande raduno di sempre della Casa del Toro, organizzato appunto per celebrare i 50 anni dalla sua fondazione. Di fatto, un convoglio lungo circa quattro chilometri . La rappresentanza di partecipanti piu’ corposa e’stata quella proveniente dal Regno Unito, con 71 macchine. Hanno seguito Italia, Germania e Svizzera, con oltre 30 auto ciascuna. A queste si sono aggiunte 21 auto targate Usa e 17 cinesi. Poi, Austria, Belgio, Canada, Francia, Hong Kong, Indonesia, Irlanda, Giappone, Kuwait, Libano, Liechtenstein, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Principato di Monaco, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Olanda, Tunisia, Ucraina; un colpo d’occhio eccezionale.

I partecipanti del giro Lamborghini sono stati accolti a Bologna dal sindaco Virginio Merola, e da Stephan Winkelmann, presidente e ad di Automobili Lamborghini, nel salone del Podesta’ di Palazzo Re Enzo per un aperitivo-cocktail che si è svolto a partire dalle 19.15. Per due giorni Bologna è stata la vera capitale della ‘terra di motori’ lungo la via Emilia con il suo centro storico trasformato per l’occasione in un museo a cielo aperto” e animato dalle aperture prolungate serali di venerdi’ dei negozi del centro storico e dell’ufficio turistico Bologna Welcome (quest’ultimo fino alle 22) e dai 150 ristoranti con il menu’ dedicato al marchio Lamborghini oppure dalla ‘Staffetta degli chef di Bologna’ in piazza Re Enzo con i piatti tipici della tradizione bolognese proposti in una vera e propria staffetta in un susseguirsi di gusto e qualita’.

Venerdi’ sera due ‘tesori’ artistici di Bologna (il palazzo cinquecentesco dell’Archiginnasio e la Torre dei Prendiparte o Coronata in via Sant’Alo’, 7), sono rimasti aperti con visite guidate dalle 21 alle 24 in italiano e inglese . Sabato mattina, invece, c’è stato il concorso di eleganza in piazza Maggiore: in mattinata hanno sfilato le piu’ belle Lamborghini a partire dalla prima vettura in produzione, la 350 GT, fino all’ultima versione della Countach.

In Galleria Cavour si è potuto ammirare una Lamborghini Aventador Roadster. Fino al 13 maggio nel cortile d’onore del Comune si è potuto ammirare la Lamborghini Aventador, mentre altre supersportive provenienti dalla collezione del Museo Lamborghini sono ospitate da alcuni mesi all’Aeroporto di Bologna (dove c’e’ anche una Lamborghini che guida gli aerei in pista con le insegne del “Follow me”).

Eccezionale il momento in cui le supercar hanno acceso i motori; il tutto ottimamente organizzato sia nel contenimento comunque dell’inquinamento acustico (venivano avviate nel numero massimo di 3 o 4 per volta) sia nella gestione dei percorsi e dei passaggi prestabiliti.

Sicuramente una bella festa non solo per gli amanti di questo marchio unico al mondo, ma anche di una Bologna che per qualche giorno ha vissuto momenti di assoluta vita e dinamismo, favorendo turismo ed interesse per un centro storico con eccezionali potenzialità.

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