Cersaie 2014
i è appena concluso il Cersaie 2014: un mondo di architetti, interior designer, posatori, acquirenti del mondo dell’edilizia e clienti finali. Per cinque giorni la loro attenzione è stata puntata su Bologna, che ha aperto i battenti la trentaduesima edizione del Salone della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno.
Si è appena concluso il Cersaie 2014: un mondo di architetti, interior designer, posatori, acquirenti del mondo dell'edilizia e clienti finali. Per cinque giorni la loro attenzione è stata puntata su Bologna, che ha aperto i battenti la trentaduesima edizione del Salone della Ceramica per l'Architettura e l'Arredobagno.
Questa è una manifestazione che annualmente si ripropone in tutta la sua potenza mediatica e la sua importanza.
Il Cersaie è da sempre un misuratore del settore della ceramica in Italia e di tutto cio’ che gravita attorno a questo mondo: design, architettura, tendenze, funzionalità, ornamenti, che diventano protagonisti scelti da un unico comune denominatore, sempre di più caratterizzato dalla qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalle aziende ed imprese del settore.
Si tratta, di unamanifestazione di livello internazionale che rappresenta una vetrina per il settore, un'occasione di incontri e di affari, un'opportunità di arricchimento culturale grazie a un nutrito programma di conferenze e dibattiti di alto livello;un elemento di vanto ed un punto di orgoglio per Bologna.
Come sottolinea Francesco Dal Co storico dell'architettura e curatore della sesta edizione dell'evento «Costruire, Abitare, Pensare», uno dei più importanti previsti all'interno della fiera): “puntare sulla cultura significa puntare anche sull'industria. L'internazionalità del Cersaie e la sua dimensione globale si concretizzano anche nel suo aspetto culturale oltre che in quello economico e di business”.
Tra gli incontri avvenuti è da evidenziare la presenza e la lezione di Toyo Ito, il sesto premio Prtizker che ha onorato con la sua presenza il Cersaie. Il premio Prtizker viene attribuito ad architetti o a studi di architettura che si sono distinti per il loro contributo significativo e duraturo all'umanità e all'ambiente. Toyo Ito è noto per l'elaborazione di progetti estremi che esprimono simultaneamente il mondo fisico e quello virtuale. Tra gli altri relatori che sono stati presenti a «Costruire, Abitare, Pensare» si segnalano Carme Pinos, Paolo Portoghesi, Riccardo Blumer, Javier Corvalan e Alessandro Sistri, tutti protagonisti del mondo del design e dell’architettura.
Cersaie 2014 riflette il variegato mondo dei produttori e la molteplicità di impieghi della ceramica, frutto anche della contaminazione tra differenti settori e temi di attualità.
“Anche per questa edizione - commenta Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica, promotore della manifestazione in collaborazione con l'ente BolognaFiere - abbiamo ottenuto numeri da record: 942 gli espositori, 41 in più rispetto al 2013. Le aziende provengono da 38 diversi Paesi, con tre new entry . Gli espositori stranieri sono 339, in crescita dell'11,6% e costituiscono il 36% di tutte le ditte partecipanti al Cersaie”. Inoltre Cersaie resta un momento di grande visibilità per le aziende italiane del settore della ceramica (che vede in Emilia Romagna diversi distretti) e del suo indotto. Borelli arriva a definire questa fiera “uno strumento di politica industriale”, che permette alle industrie del comparto di “farsi conoscere e uscire dalla crisi”. Ciò è assolutamente vero e di fondamentale importanza soprattutto in un lungo periodo di crisi per il settore come quello che da anni sta attraversando l’Italia.
Per riuscire in questa sfida occorre puntare sia sulla cultura, sia su una visione più aperta e integrata dei settori connessi all'abitare, e sia sul pragmatismo.
Il Cersaie mostra quanto sempre più sia necessario aprire il mercato a nazioni e Paesi extra europei per facilitare gli scambi non solo economici, ma anche di idee, scelte progettuali, materiali anche diversi fra loro; tutto cio’ costituisce un arricchimento che può aiutare non poco a rivedere l’architettura e l’edilizia in un’ottica più obiettiva, matura e meno chiusa dentro gli stretti vincoli di una visione solo e specificatamente locale.
Sotto questo punto di vista questa manifestazione risulta sempre vincente e propositiva sia per i numeri di visitatori e fornitori che annualmente riesce a raggiungere, sia per il suo concetto di libero scambio e conseguente sviluppo economico per l’intera architettura ed edilizia.