Novità del Salone del Mobile di Milano 2015
Il design internazionale ha puntato gli occhi su Milano. Il Salone del mobile da poco concluso, si è confermato infatti la più importante bussola per l'arredamento. Organizzato dal Cosmit (“Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano”), il Salone è stato aperto al grande pubblico nei giorni 18 e 19 aprile, mentre nei giorni precedenti l’ingresso era riservato ai soli operatori del settore.Sono passati visitatori provenienti da 160 paesi diversi. Novità? Una ricca presenza di cinesi, certamente non solo per copiare il nostro concepire l’arredo ma per ispirarsi, per scoprire le nuove tendenze e ovviamente per comprare.
Quest’anno sono stati presenti oltre duemila espositori, circa 250 in più del 2014. La superficie netta espositiva quest’anno ha superato di poco i duecentomila metri quadrati. Il 75% è stato occupato dal Salone del mobile, con anche circa 700 giovani designer provenienti da tutto il mondo, inclusi gli studenti delle scuole internazionali di design. E' tornata la biennale Euroluce: la 28esima edizione ha messo in mostra il meglio del settore nei padiglioni 9-11 e 13-15. Per celebrare il 2015, proclamato dall’Unesco Anno internazionale della luce, è stata ideata da Attilio Stocchi l’installazione-evento Favilla. Workplace3.0 è stato dedicato al design e alla tecnologia per la progettazione dello spazio di lavoro nel suo insieme. Il trampolino di lancio per i progettisti under 35 quest’anno è stato dedicato al tema “Pianeta vita”, collegato a quello di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Collocato nei padiglioni 22-24, il Salone Satellite è stato , come sempre, aperto gratuitamente tutti i giorni anche al pubblico.
Questa cinquantaquattresima edizione è stata speciale perché ha rappresentato anche una sorta di preapertura dell'Expo. E' diventato così un grande “banchetto” del design. Lo hanno dimostrato i tanti eventi dedicati al tema del cibo, ma anche il fatto che, benché nell'alternanza biennale tra illuminazione e cucine quest’anno sia statoil turno delle luci, le cucine si sono prese un bello spazio come protagoniste.
Il Salone ha riempite la fiera di Rho di espositori (unico evento a riuscirci), e ha animato la città da circa quattrocento eventidel Fuorisalone: mostre, happening, incontri, party e feste, installazioni che hanno messo al centro la creatività del progetto e i protagonisti. Soprattutto designer e architetti, ovviamente, ma anche artisti e artigiani.
Questo grande falò di personaggi e avvenimenti - tra i quali si è incastonata come ulteriore elemento di attrazione la grande mostra su Leonardo a Palazzo Reale – ha rischiato di distogliere l'attenzione da quello che deve restare l'elemento principale della settimana del design. Come ha ben sintetizzato Michele De Lucchi (perfetto anello di transizione fra Salone, dove firma fra l'altro una mostra sull'ufficio del futuro, e l'Expo, di cui ha progettato il padiglione Zero) "Il Salone è ancora, soprattutto, un'esposizione di idee e di prospettive sui modi di abitare. È da qui che nasce la nostra leadership ed è per questo che tanti stranieri, professionisti del settore e giornalisti, vengono a Milano". E a esporre queste nuove idee sono stati i migliori marchi del Made in Italy, come B&B, Molteni&C, Kartell, Poliform, Flexform, Rimadesio, Artemide.Questi marchi sono molto considerati su scala internazionale e proprio per questo, malgrado la crisi, hanno continuato a crescere anche negli ultimi anni esportando gran parte della produzione, dall'ottanta per cento in su Quest'anno già al primo giorno di apertura si sono dichiarati tutti molto ottimisti e hanno prefigurto di migliorare ancora nei risultati. Un'iniezione di fiducia per un'Italia che ha bisogno di buone notizie e di fatti positivi.
Fra le principali tendenze nel costruire nuove prospettive del design e dei modi di abitare, il Salone ha registrato una forte passione per i grandi autori del passato, con revival e rilanci di autori scomparsi come Sottass e Le Corbusier di cui ricorre il cinquantenario della morte, o grandi come Alessandro Mendini o Mario Bellini. Tra le novità di tipologia d’arredo, c’è stato il ritorno a divani e poltrone dalla seduta meno profonda, dove si può stare più composti. Il settore dell'illuminazione, dove belle novità sono provenute da Artemide, Flos, Foscarini, ha puntato con convinzione sul led, ma anche sulla possibilità di lavorare più direttamente sul design stesso della luce, plasmandola sia in risultati di grande fascino espressivo, sia funzionale, in relazione al luogo e all'uso della luce medesima. Tra gli altri trend, si è osservata un'accentuazione dei cromatismi, anche forti (gialli, verdi acidi, abbinamenti a contrasto), il grande uso di vetro (ci sono addirittura armadi e mobili “freestandin” - ovvero che non devono appoggiare a una parete ma si autosostengono e possono stare in mezzo alla stanza - compleamente in vetro, diventando essi stessi protagonisti di arredo mettendosi in mostra, esibendosi). Ma i marchi che hanno fatto queste proposte, per esempio Rimadesio e Molteni&C, hanno assicurato che ci sono tanti clienti internazionali, con grandi disponibilità economiche ed elevate ambizioni abitative, che chiedono proprio questo. Le altre novità presentate a questo Salone del Mobile 2015 sono state veramente tante, innanzitutto puntate sulla domotica, ma anche sulla rivisitazione di ambienti classici e moderni con tutte le novità sull’arredamento, sugli elettrodomestici e soprattutto sul design. E naturalmente quando si parla di Salone del Mobile non bisogna pensare solo all’arredamento della casa, visto che nei 24 padiglioni dedicati all’evento sono stati protagonisti anche l’arredo ufficio, l’illuminazione e i complementi d’arredo. L’evento, infatti, si è snodato in vari moduli che hanno previsto e, oltre al Salone internazionale del Mobile, anche il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, l’EuroLuce, il Salone Ufficio e il Salone Satellite. Esposizioni che si sono tradotte in una vasta scelta di oggettistica, di decori, di illuminazione per ogni tipologia, sia per la casa che per gli uffici e, grazie al Salone Satellite, innovazioni creative progettate dai giovani design emergenti.
Un insieme notevole di novità e di iniziative che hanno reso questo evento unico nel suo genere e catalizzatore di continue attenzioni anche in questi anni di crisi.