Riqualificazione a Bologna
Bologna è una città che considerato l’immobilismo nelle riqualificazioni urbane che permane nel quadro generale italiano di questo lungo periodo, in qualche modo vede, periodicamente, degli interventi di riqualificazione urbana che migliorano e provano a dare decoro.
Spesso basta poco partendo da quelle che sono le basi per una corretta fruizione da parte dei cittadini della realtà urbana, come ad esempio una buona illuminazione.
Finalmente, dopo anni di presenza di aree poco illuminate sia all’interno del centro storico che fuori mura, si stanno organizzando nuovi cantieri per un miglioramento dell’illuminazione.
Un tema basilare e forse quasi scontato in una visione di una città che dovrebbe essere vivibile e fruibile anche nelle ore notturne da tutti ma che purtroppo, per tanti anni, è rimasta solo un’utopia.
Grazie ad una convenzione fra Comune di Bologna e Enel, in città in parte sono già arrivati ed arriveranno ancora, nuovi investimenti per oltre 25 milioni di euro in efficienza e qualità, risparmio energetico e messa a norma degli impianti. Sono iniziati i lavori per sostituire 900 km di linee elettriche di alimentazione, oltre 45.000 punti luce e 5.000 lampade semaforiche con l’indicazione inoltre che i nuovi sistemi di illuminazione garantiranno minori emissioni di CO2 e un energetico del 40% e i primi risultati effettivamente sono già visibili.
Tra questi interventi si segnala ad esempio che il primo luglio si sono conclusi i lavori della Nuova illuminazione pubblica al quartiere Navile. Sono stati installati dispositivi Enel di ultima generazione per il telecontrollo dei centri luminosi in tutti i punti luce, migliorando sia dal punto di vista estetico che di fruibilità l’intera zona interessata. Obiettivamente il risultato è apprezzabile.
Poi ci sono altre tipologie di interventi che riguardano il miglioramento della mobilità ciclabile e pedonale: a questo proposito si segnala l’intervento che si sta eseguendo in questo mese che riguarda le nuove aperture ciclopedonali in via Rizzoli e via Ugo Bassi.
Ovviamente queste tipologie d’intervento richiedono la presenza di cantieri che modificano a loro volta i percorsi standard di altri mezzi pubblici come gli autobus, arrecando inevitabilmente una serie di “disagi” che in qualche modo deve assolutamente essere contenuta nei tempi.
Accanto alle grandi aree da riqualificare esiste poi un mondo di possibili interventi di media dimensione che si sta promuovendo all'interno di un piano di qualificazione diffusa. Il piano incentiva il recupero e la riqualificazione urbanistica finalizzata ad un minore consumo del suolo, al miglioramento ambientale e alla sicurezza degli edifici esistenti. Il programma che la città di Bologna ha inoltre promosso è la rigenerazione delle aree con immobili dismessi chiedendo ai privati di valorizzare lo spazio pubblico e la produzione di edilizia sociale.
Tra questa terza tipologia d’interventi si possono segnalare vari esempi come quelli in via Ponte lungo a Borgo Panigale: l’intervento prevede la costruzione di alloggi (il 15% delle unità sarà destinato a edilizia residenziale sociale) e la realizzazione di un parcheggio pubblico di 200 mq su via Pontelungo.
In via Triumvirato Il 75% della superficie recuperata sarà adibita alla costruzione di alloggi (il 15% delle unità sarà destinato a edilizia residenziale sociale) mentre il restante 25% ospiterà spazi per attività di piccole dimensioni.
In via della Birra il progetto di recupero prevede la creazione di alloggi.
Così come nel quartiere Reno, in via del Giorgione in cui l'intervento consiste nella creazione di alloggi e nella realizzazione di una strada carrabile per l'accesso agli edifici e di una pista ciclopedonale.
Il recupero porterà alla creazione di spazi per attività direzionali e di pubblico esercizio, oltre alla realizzazione di piccole e medie strutture dedicate ad attività culturali e sportive. Sono inoltre previsti un parcheggio pubblico di 300 mq e una pista ciclabile di collegamento con via della Barca.
Tra i grandi interventi sei è già segnalato in precedenti articoli quello per il Tecnopolo che è il complesso immobiliare dell'ex Manifattura Tabacchi. L'intervento prevede la riqualificazione di parte dei fabbricati già presenti e la costruzione di nuove strutture con l'obiettivo di riscoprire la ricchezza delle architetture esistenti e migliorare l'immagine di un paesaggio urbano frammentato. Il nuovo complesso, situato tra via Ferrarese e via Stalingrado, sarà strategicamente integrato all'interno del quartiere Navile, in stretta connessione a sud con la Bolognina e proiettato oltre la tangenziale, verso il quartiere di Corticella a nord.Una prima fase dei cantieri è iniziato quest’anno, mentre la seconda si avvierà una volta attivato il bando di concorso in project financing. Questi lavori consentiranno l'insediamento di laboratori attivi su diverse piattaforme tecnologiche: meccanica materiali, costruzioni, scienze della vita, energia-ambiente, Ict & Design. Verranno creati infatti diversi spazi dedicati a start up e laboratori come quelli dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, del consorzio Ricos, dell'Enea e dell'Università di Bologna.
Saranno inoltre presenti le strutture regionali di Protezione Civile e Arpa, nonché Aster (coordinatore dell'intera rete dei tecnopoli) e Lepida (società regionale per la rete telematica a banda larga), oltre a servizi commerciali e di ristoro. Il progetto per la restante porzione del complesso sarà invece realizzato con tempistiche da definire anche in funzione dei finanziamenti disponibili.
Altro grande intervento, anche questo trattato nello specifico in un precedente articolo, è F.I.CO che è stato un progetto per la promozione dell'industria agroalimentare italiana con funzione produttivo-espositiva.
Si segnala inoltre il Comparto ex mercato Navile che si estende per circa 30 ettari nella storica zona della Bolognina, a nord della città. Con il trasferimento dell'attività del mercato al CAAB si sono rese necessarie delle azioni per contrastare il degrado e l'abbandono del comparto.
Infine l’intervento dell’edilizia universitaria Lazzaretto. L'obiettivo del piano urbanistico del comparto Bertalia-Lazzaretto è quello di promuovere lo sviluppo di una nuova centralità in un'area situata nella zona nord-ovest della città attraverso la creazione di un insediamento di alta qualità, che ospiti tutti i servizi che la città storica fatica ad ospitare. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di più di 2.000 nuove abitazioni, oltre alle nuove sedi della Facoltà di Ingegneria, e altri edifici destinati a uffici, negozi e spazi pubblici. In particolare, per quanto riguarda l'edilizia universitaria, su un'area di circa 25.000 mq sorgeranno aule, studentati e servizi agli studenti che andranno ad integrare gli altri recenti e nuovi insediamenti universitari già presenti nella zona su via Terracini. L'inizio dei cantieri, che riguardano al momento circa 12.500 mq di edifici è previsto per il 2015 con conclusione entro la fine del 2018.