ROMA
Crede nelle primarie. Distingue tra quelle di partito e quelle per le cariche istituzionali. Vuol metter delle regole con un disegno di legge presentato a Palazzo Madama. Lui è Sposetti, Ugo Sposetti, uno tosto, ex tesoriere dei Ds, che della politica ha fatto una ragione di vita.
Sposetti, si è perso lo spirito del 2005 e…
«Abbia pazienza. Le primarie del 2005, vinte da Romano Prodi, furono una festa di piazza».
Sarcastico?
«Mi lasci finire. Prodi doveva essere legittimato come leader. Non aveva un partito. Io ci lavorai moltissimo. Di fatto, erano l’inizio di una campagna elettorale».
Andò meglio con le primarie vinte da Veltroni nel 2007?
«Non si tratta di ‘peggio’ o ‘meglio’. Anche nel caso della vittoria di Veltroni ci divertimmo. In questo caso ci fu una rottura col passato. Tant’è che non votarono solo gli iscritti al partito».
Poi si cercò di regolamentarle.
«Ecco, appunto, si cercò».
La sento pessimista.
«Beh, si continuò a dare spazio alla piazza. Con un risultato: badanti, rumeni, cinesi e via elencando che facevano la loro disciplinata fila al seggio».
Lei non crede alle primarie…
«Noooooo. Ci credo talmente tanto che ho presentato un disegno di legge».
Il 1852: riordino dei partiti.
«Ha tre punti fondamentali: il riconoscimento giuridico del partito con l’obbligo di depositare lo statuto alla prefettura; le regole di vita interna: devo sapere chi e come decide nel mio partito; le primarie, come detto».
Parliamo delle primarie.
«Semplice. Votano per le candidature dei membri dell’Europarlamento, del Parlamento italiano, dei Consigli regionali e del presidente della giunta regionale solo gli iscritti nelle liste elettorali del Comune».
Già, e i partiti come fanno a saperlo?
«Il municipio dà la lista».
Alla faccia della privacy.
«No, perché una volta visionata viene restituita al Comune. Che distrugge la copia prestata».
E per le primarie del segretario?
«Semplicissimo. Vota chi è iscritto e paga la tessera».
Ora c’è l’Italicum.
«Se resta così la vedo dura. Ma vi rendete conto che decidono i gigli magici renziani e il Cavalier Berlusconi con due gentili signore? Stabiliscono capilista e i nomi cui andranno le preferenze. Per questo è necessario disciplinare la vita interna al partito per legge».
Sposetti, ’sto Pd non le piace…
«No, io voglio iscrivermi nella mia sezione di Bassano in Teverina. E, mi creda, verso un obolo sostanzioso. Ma non so nemmeno se sono state stampate le tessere…».
Sposetti, lei presiede la fondazione col tesoro del Pd.
«Grazie per la telefonata. Ci vediamo presto».