NO, non è pop né aggressivo. Conferma che i voti dei suoi sono decisivi per il governo. E che si tratta di una legislatura costituente. Evita ogni accenno polemico contro Silvio Berlusconi. Si difende dalle accuse di volere una riforma della giustizia per i suoi guai («li affronto nella aule dei tribunali meglio che sui media»). Di entrare nel Pd non ci pensa affatto. Insomma, un Denis Verdini, quello di ieri su Sky, che cerca di dare – a partire da un elegante ma sobrio vestito blu con l’amata cravatta azzurra a pallini bianchi – l’immagine di un «uomo del fare». Battute se n’è concesse tre. La prima: io un macellaio? Macché, forse mi chiamano così perché sono «un tagliatore di teste» (tradotto: negli ultimi anni ho fatto le liste per Berlusconi). La seconda: le banconote lanciate in Aula dai grillini per dirci che siamo venduti a Renzi? I falsi non mi interessano. Fossero stati veri me li sarei presi!». La terza, una cantatina sulle note de La Lontananza di Domenico Modugno: «La maggioranza sai è come il vento/ che rischia di finire in Migliavacca/ quando Gotor si sveglia e poi s’incazza…». Un Gotor, per la cronaca, che risponde, finto ironico in realtà profondamente irritato: «Verdini dimostra inaspettate doti canore con le note de La Lontananza che sarebbe bene il Pd mantenesse con lui e con gli amici di Cosentino. Sette dei 12 senatori di Ala non avevano votato il ddl Boschi alla prima lettura. Solo dopo sono stati acquisiti alla causa della riforma, immaginato sulle note di Aggiungi un posto a tavola» (commedia musicale con protagonista Johnny Dorelli ndr). Profilo very low cost, invece, per il resto. Con avvisi ai naviganti. All’ex leader: caro Silvio, ormai non ti telefono più. Hai cambiato il sistema politico, senza però fare le riforme. Sei sempre «la rockstar», però non ci si capisce anche se la tua lucidità è intatta. La sinistra è «il trapassato» politico. Salvini e i suoi dei «populisti». Lucio Barani fa gestacci? Non so, vedremo (decide oggi il presidente del Senato ndr), il problema è che a Palazzo Madama c’è gazzarra continua (della serie: Grasso, datti una mossa). Io il mostro di Loch Ness? No, non esiste lui, non è quindi possibile che io sia tale. Ala è pronta a una riforma del fisco come su quella della giustizia. Mai entreremo nel Pd, siamo cose diverse. «Io un taxi? Casomai un treno». Con una certezza. E cioè che l’Italicum permetterà di governare. Concetto assai apprezzato dal premier.
Il quale, da un’altra tv, recita: «Spero che il Pd, dopo le prossime elezioni col nuovo sistema elettorale, governi da solo». Quando si dice comunità d’intenti.