CHIAMALE, se vuoi, emozioni. Raramente un’asta – specie per i non specialisti – può essere occasione per un ripasso di storia. Meglio: di un particolare tipo di storia dove si intrecciano le passioni più genuine, senza strumentali finalità. In tal senso, l’appuntamento del 5 novembre in via Cavour 17 a Torino è da non perdere. Va all’asta da Bolaffi (lotto unico da 70mila euro) la collezione garibaldina del leader del Psi Bettino Craxi. Il segretario socialista è stato uno più noti cultori dell’Eroe dei Due Mondi.
Ne scrisse molto sia sull’allora giornale del Psi, l’Avanti!, ora rinato in versione on line grazie al leader socialista Riccardo Nencini, sia in diversi volumi. Craxi vedeva in Garibaldi non solo il ‘semplice’ rivoluzionario col poncho e berretto sempre pronto ad accorrere in difesa degli oppressi, ma soprattutto (e non senza qualche ragione) il profilo perfetto del precursore del socialismo riformista. Non casualmente, l’allora leader del Psi amava ricordare l’attività parlamentare di Garibaldi, i suoi progetti idraulici per evitare le esondazioni del Tevere che tanti lutti provocavano o la curiosa voglia di fondere le campane delle chiese per farne moneta e togliere «il sudiciume» dei soldi di carta che «tanti batteri propagavano». Lo stesso leader socialista aveva poi la passione tipica di chi ammira le gesta del Generale. Collezionava cimeli, spesso in una spassosa gara con l’altro campione dell’Italia laica, della «terza Italia»: il professor Giovanni Spadolini. Craxi girava per i mercatini milanesi e romani, spesso con la moglie, e comprava tutto quello che gli capitava a tiro.

E GUARDANDO il catalogo si resta ammirati. Autentiche chicche. Come infatti non entusiasmarsi di fronte alla scatola portaburro con il volto di Garibaldi, alla fusione in bronzo della sua mano, al raro olio su tela «Sosta di garibaldini presso un ristoratore in campagna», a quel vero e proprio capolavoro che è il busto di terracotta firmato dal grandissimo scultore siciliano Ettore Ximenes? Ma tutta la collezione (l’esposizione dei lotti avverrà dal 31 ottobre al 4 novembre, orari 10-13 e 14-18,30) è affascinante. La speranza è che sia acquistata da un ente che poi la riporti in uno dei luoghi garibaldini per eccellenza. Sarebbe bello rivederla a Caprera o in un Museo del Risorgimento. Fu definita polemicamente come parte di un inesistente «tesoro» di Craxi. In effetti un tesoro era. Di cultura e divertimento.