E POI DICONO che rileggere i classici non serve a nulla. Ricordate Antonio Gramsci? Speriamo di sì. Comunque, sappiate che definì, con perfida ironia, il Partito socialista come un «circo Barnum». I socialisti – costante nella storia dei partiti di sinistra – erano divisi, in quel biennio terribile tra il 1921 e ’22, in diecimila correnti. Altro che partito dei lavoratori. Sembravano, appunto, lavoratori di un circo. Il che, come dire, in politica serve a poco. Ad analizzare quel che accade nel Pd – che, anno 2007, il lucidissimo Walter Veltroni definì «l’unione di tutti i riformismi» (peccato fosse una fusione a freddo tra ex piccì ed ex diccì e che mancassero i socialisti, ma è altra storia) – ci par di vedere la stessa storia. Un coacervo di correnti che manco sanno mettersi d’accordo sul numero degli iscritti. E se anche i dem non fossero un circo, di sicuro sono gli Stanlio e Ollio della politica. Comiche, insomma. Finali.