La pagliacciata (non chiamatelo dibattito, per cortesia) piddina va in onda a puntate.

Uno sceneggiato di una noia mortale.

Una sceneggiata che nulla ha di ideale e molto ha di pratico (poltrone).

Da una parte c’è il magistrato che vuole fare il segretario di partito (roba da non credere).

Dall’altra un ex segretario che va via mentre il suo partito affonda dopo politiche liberiste e, di fatto, di destra.

In mezzo un gruppo di giovanotti (Bersani in primis) che, come si diceva nell’Ottocento, “prende cappello” e se ne va. Senza che nessuno abbia capito perché.

Perché è stato votato il jobs act che solo danni ha portato ai giovani?

Perché sono state perse Torino e Roma e mille città?

Perché è stato fatto un referendum su una cosa in questo momento non decisiva come la riforma istituzionale?

Mah, valli a capire.

Il tutto mentre, a destra, il vuoto assoluto regna sovrano. E dobbiamo sorbirci la fuffa grillina. Ahi, Italia… eccetera eccetera
PS Per fortuna abbondano le biografie di Garibaldi e José Martì e dei fratelli Rosselli. Qualcuno lo ammetta: forse quelle monetine di retini, missini e comunisti lanciate davanti al Raphael erano mal dirette…
PS1 Per non dire degli improbabili boys di Sinistra italiana. Partono in tre e sono già divisi…