In Italia le imprese gestite da strnieri producono il 5,5 del Pil. E la Germania fa il pieno di cervelli da esportazioni provenienti dai paesi Pigs. è un bel contrasto sul quale riflettere e dare un po’ di concretezza a tanti dibattiti su crescita, ricerca e occupazione. Ecco dati e fatti.

Italia: le 454.000 imprese gestite da stranieri in Italia producono quasi 76 miliardi di euro, pari al 5,5% dell’intera ricchezza prodotta a livello nazionale. L’edilizia è il settore che tra tutti mostra un maggior peso della componente straniera nella creazione del valore aggiunto (il 13,8%) e la Toscana è la regione in cui il valore aggiunto prodotto da aziende gestite da stranieri è piu’ elevato (7,7%). Sono le stime realizzate dalla Fondazione Leone Moressa.  Nella classifica per Regioni, la Toscana è seguita da Emilia Romagna (6,7%) e Friuli Venezia Giulia (6,4%).
Germania: la France Presse scova la storia di una italiana che dal bresciano si sposta in Germania, lansciandosi alle spalle sia il precariato sia la pressione fiscale che la opprimeva in quanto autonoma. Ha 33 anni e ora afferma quasi con stupore di lavorare meno ore, guadagnando di più e con un “posto fisso” di cui non si annoia: traduttrice di videogiochi. Ma la Afp racconta anche la storia di un un 25enne portoghese che, fresco di
master, è andato a Darmstadt e ha trovato lo stage nel settore che voleva, e che a differenza di quanto accade in altri paesi, invece di essere semplicemente lavoro gratuito, in sei mesi si è trasformato in un contratto a tempo indeterminato. “Sicuramente sarebbe andata diversamente se fossi rimasto Portogallo”, afferma.

La Germania, secondo l’agenzia, sembra essere diventato il nuovo Eldorado del lavoro, almeno per i paesi della periferia dell’area euro bersagliati dalla crisi sui debiti pubblici. Perché è sensibilemente aumentato il numero di persone che da Grecia, Italia, Spagna e Portogallo si traferiscono in Germania in cerca di lavoro: un rialzo dell’1,7 per cento lo scorso anno secondo l’agenzia di statistica federale tedesca, Destatis, con
16.726 persone di cui 7.000 greci. Il grosso dei migranti continua a provenire dall’Europa centro orientale, ma in generale la Germania ha registrato il maggior aumento di ingressi da 15 anni a questa parte: un più 2,6 per cento pari a 177.275 persone, con cui il totale di immigrati ha raggiunto 6 milioni 930 mila. E molti di quelli che emigrano dai cosiddetti Piigs sono cervelli da esportazione.
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